L’esperta guardia foggiana, in tandem con l’ex Pietro Vazzana, permette ai cinque cosentini di violare il PalaVolcan… Buon inizio granata, ma dopo l’intervallo lungo avviene l’inverosimile…
Acireale – Cosenza 58-71
Parziali: 22-15, 40-35 (18-20); 50-54 (10-19), 58-71 (8-16).
PalaVolcan di Acireale, 18 gennaio, 19:00
Basket Acireale: Arena, Moretti 15, Lo Faro 4, Arcidiacono, Santonocito, L. Russo 14, A. Marzo 11, Bonaccorsi ne, Persano 14. All.: G. Russo.
Nertos Città di Cosenza: Gallo, Delli Carri 24, Pellegrino Yasakov 4, Guzzo 15, Coscarella ne, Vazzana 28. All.: Binetti.
Arbitri: Puzio e Pelliccia. Udc: Spampinato, Cannata e Luppino.
La stella di Luigi Delli Carri ha brillato per 40′. Francesco Binetti ha dovuto schierare lo stesso quintetto per tutta la gara ed è stato il 44enne foggiano a fare sfoggio delle sue qualità da all around player e da trascinatore dei compagni. Calamita di falli (7), autore di giocate sbalorditive (come i due punti del 53-69, segnati di spalle e contro la difesa schierata), difensore instancabile (tre recuperate e due stoppate nel carnet), l’ex guardia del Potenza è stato supportato splendidamente da Pietro Vazzana, ex di turno che si dimostra altrettanto dominante e imprescindibile per i rossoblù. E così i cinque di Cosenza hanno violato il PalaVolcan con pieno merito.
Pur priva di Pietro Marzo (fermo per una sublussazione della spalla), la squadra di Gaetano Russo non aveva cominciato male questa giornata decisamente no. Grazie a un Gigi Russo solido sotto canestro, al solito concreto Massimo Moretti e a un Guglielmo Persano particolarmente ispirato in attacco e difesa, nella prima metà gara i granata arrivano fino al +11 (29-18 dopo l’antisportivo di Vazzana su Russo). Resistono sì agli assalti degli ospiti, ma dimostrano nel contempo una certa sufficienza, evidente soprattutto negli errori sotto canestro.
Il sorpasso arriva fragorosamente nel terzo quarto: prima colpisce Delli Carri, poi Vazzana, e il punteggio passa in un amen dal 48-46 al 48-52. Acireale vacilla e non trova la via del canestro, la difesa a zona cosentina spegne le velleità degli esterni etnei. Così anche Guzzo, Gallo e Pellegrino Yasakov salgono in cattedra e nel quarto periodo tutti i calabresi hanno la forza di aumentare all’inverosimile il divario.
Gli spettatori di casa sono sbigottiti quanto i loro giocatori, che non riescono più a difendere, lasciando a Delli Carri lo show dell’ultimo quarto e crollando fino al 53-71. A 2’10” Federico Lo Faro fa ripartire i suoi, ma lo scarto rimane comunque pesantissimo.
Il terzo posto acese non è ancora in discussione, ma domenica prossima bisognerà riprendere a correre nella trasferta a Marsala. Cosenza, invece, ha agganciato momentaneamente proprio i lilibetani al quarto posto.
Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86
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