Superata Santa Croce nell’ultima partita dell’anno… Verzì e gli esterni fanno la differenza… Gli instancabili Rizzo e Distefano e i tentativi di Susino… Festa per Natale, Cavazza e Angirello…
Gravina – Santa Croce 73-64
Parziali: 14-9, 30-22 (16-13); 56-37 (26-15), 73-64 (17-27).
Palazzetto di Gravina di Catania, 22 dicembre, 18:00
Sport Club Gravina: Magrì, La Mantia 7, Barbera © 11, G. Puglisi ne, Paglia, Spina 15, Verzì 19, Florio 12, Cacciato ne, Genovesi 9, Di Mauro ne. All.: Minnella.
Vigor Santa Croce Camerina: Susino 17, M. Damasco ne, G. Rizzo 20, Pace ne, Occhipinti, Distefano © 14, Heineck ne, M. Mandarà 7, Lena, Palazzolo, S. Rizzo 6. All.: Di Stefano.
Arbitri: Centorrino e Lucifero. Udc: Giugliuto e Calcagno.
Gravina e Santa Croce disputano un’ultima partita dell’anno contratta e poco spettacolare, segnata dalla stanchezza dei padroni di casa, risultati spesso poco lucidi, e dal risveglio degli ospiti solo nell’ultimo periodo, dopo tanti errori. La vittoria è comunque andata alla squadra di Minnella, che ha fatto valere la stazza di Verzì vicino al ferro e l’estro degli esterni, confermando quel terzo posto che vale un piede nella Poule Promozione.
L’inizio è equilibrato, ma pieno di errori da entrambe le parti. Gli sforzi di Barbera e La Mantia producono il primo strappo (da 9-9 a 14-9) e Florio allunga fino al +9. Non bastano gli instancabili Giacomo Rizzo e Giorgio Distefano né i tanti tentativi di un Susino bene in palla: il divario è come una fisarmonica, si stringe ma s’allarga anche sempre di più a favore dei gravinesi.
Dal +19, però, si passa nell’ultimo periodo fino al +4, con il 2+1 di Rizzo e i due punti di Susino. L’ultima tripla di Barbera, tuttavia, chiude il conto.
Dopo la sirena finale, Natale De Fino ha aperto la festa per lo scambio degli auguri di Natale, culminata nell’inaugurazione di due pannelli dedicati a Davide Cavazza e Gigi Angirello, le due bandiere sempre al fianco della società etnea e le cui maglie, la 4 e la 8, sono state ritirate.
Il dirigente Andrea Gangemi ha voluto dedicare qualche parola all’importanza dell’amicizia e del gruppo, premiando anche l’ex dirigente Papaleo. «La tecnica s’impara, ma bisogna giocare con il cuore», dicono in coro Angirello e Cavazza ai ragazzi presenti: l’insegnamento più importante che possano dare nel giorno a loro dedicato.
Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86
Vedi anche:
Gravina festeggia i “4mila” di Cavazza
Lascia un commento