Le etnee si impongono di 10… Melissari in gran vena da tre, Březinová imprendibile sotto canestro… Esordio di Tania Seino, Perseu si infortuna subito…
Olympia – Futura 72-62
Parziali: 21-22, 40-36 (19-14); 56-48 (16-12); 72-62 (16-14).
PalaCatania di Catania, 16 novembre, 18:00
Olympia 68 Catania: Guerri, Buzzanca 14, Ferlito, Pavia 13, Seino 5, Anechoum ne, La Manna, Melissari 16, Březinová 22, Antonelli 2. All.: Porchi.
Futura Basket Brindisi: Boccadamo ne, Perseu 2, Manzini, Tagliamento 9, Diodati 1, Diene 6, Gatti 10, Siccardi 28, Giorgino ne, Egle 6. All.: Santini.
Arbitri: Andrea Giacalone e Dario Lombardo di Trapani.
Ufficiali di campo: Antonio Giuliano, Filippo Patanè, Domenica Urso.
Spettatori: 100 circa.
Olympia e Futura dimostrano di equivalersi e meritare di lottare alla pari per la Poule Promozione. Le squadre viste al PalaCatania si sfidano in una gara dai buoni contenuti tecnici e divertente e l’ago della bilancia pende dalla parte delle padrone di casa per il secondo tempo, in cui si gioca con il freno a mano e Brindisi sbaglia qualcosa in più di Catania. Il quintetto etneo parte senza la play Servillo, infortunata, ma Porchi schiera subito la nuova arrivata Seino al fianco di Březinová. Santini ha a disposizione le titolari, ma perde in corsa per infortunio Perseu, già migliore in campo nell’ultima sfida delle pugliesi.
Si lotta su ogni pallone nei primi venti minuti. Melissari, Březinová e Seino da tre tracciano il primo solco (13-5), ma le brindisine, trascinate dall’ottima Valentina Siccardi, rientrano in partita grazie ai contropiede. Da un lato e dall’altro le azioni sono ben costruite, ma l’Olympia soffre la difesa a uomo e così la guardia ospite mette a segno il pareggio (18-18) e propizia il vantaggio firmato da Gatti. La solita ottima Enrica Pavia dà la carica alle sue a fine primo periodo e inizio secondo, con Melissari in gran vena dal perimetro (30-22).
Tagliamento ci mette un po’ ma ingrana e riapre il punteggio, con la risposta immediata della play of the match: grande assist di Pavia per il taglio backdoor di Buzzanca. La difesa a zona etnea fa la differenza, ma Egle e Siccardi si riavvicinano (37-36). Ancora Pavia da tre spegne le velleità prima dell’intervallo lungo. Alla ripresa il gioco è meno fluido, Buzzanca mette sei punti di fila e Březinová da sotto è imprendibile (52-44). Nell’ultimo periodo il divario arriva al +13 e, malgrado i tanti errori, ancora la nazionale ceca chiude la gara a un minuto dalla fine (70-57).
«La mia squadra – esordisce Porchi – ha meritato di vincere malgrado le novità in settimana: l’infortunio di Servillo, gli allenamenti meno brillanti, l’arrivo di Seino. In un primo momento l’ex Priolo ha cambiato gli equilibri, ma in campo ci ha dato una grossa mano». «L’infortunio di Perseu – spiega Santini – è stato un grosso danno, soprattutto quando Catania si è messa a zona; Laura è stata la migliore la settimana scorsa. Noi siamo venute per fare la partita ma siamo state svantaggiate dall’infortunio. Catania è forte e la vittoria contro noi e Ariano ne dimostra il valore».
Roberto Quartarone
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