Il presidente del comitato provinciale della FIP guarda all’ultima stagione, in vista della prossima… «Ci vogliono imprenditori che si sentano attratti per investire»…
Il movimento di Catania è da tanti anni ormai al centro di stagioni mai uguali l’una dall’altra.
Con in testa il rieletto presidente Michelangelo Sangiorgio, la Fip della cittadina etnea si prepara ad affrontare l’anno 2013/2014 che, notizie alla mano, potrebbe configurarsi come di nuovo rilancio grazie al ritorno in A2 (seppur con nuove sembianze) della Rainbow Catania.
Presidente Sangiorgio che bilancio per la stagione che si è conclusa?
Penso sia positivissimo. Abbiamo giocato uno spareggio per l’A3 con la formazione della Rainbow Catania, una finale play off per la DNB con la Venosan Acireale, due interzona con le giovanili del Cus Catania e lo Sport Club Gravina, senza dimenticare le vittorie negli interzona con il settore femminile di Rainbow e Lazur Catania. Siamo molto soddisfatti di questi risultati
Un pregio e un difetto, o qualcosa che pensa possa essere migliorato, della Federazione catanese.
Al momento non saprei indicare una situazione che possa essere migliorabile, credo però che un pregio svuto sia stata la vicinanza dimostrata alle nostre società. Nonostante la crisi siamo riusciti e sono riuscite a mantenere gli standard, vuol dire che le società del nostro movimento sono sane e sanno camminare sulle proprie gambe.
La prossima stagione si preannuncia importante con ben due catanesi impegnate in campionati nazionali. Pensiamo alla Rainbow e ad Acireale.
Il ritorno della Rainbow nel basket che conta è una notizia importante, un’ottima notizia. Una partecipazione del genere mancava da molto tempo. Abbiamo già provveduto a dare l’autorizzazione pro forma per usare la struttura del Pala Arcidiacono. Riguardo Acireale so che s’iscriveranno nuovamente alla DNC ed è questo un traguardo già importante. Se troveranno un sostegno economico potrebbero anche pensare ad un posto in DNB.
Pensa che il movimento catanese sia più votato alle serie nazionali o vive un equilibrio dato dalle tante iscrizioni ai campionati regionali?
E’ un movimento equilibrato, abbiamo anche tante squadre che vivono delle difficoltà economiche nelle serie regionali. Per fare i campionati nazionali ci vogliono gli imprenditori, ci vuole passione e una buona dose di fortuna per fare sì che proprio qualche imprenditore si senta attratto e scelga Catania per investire in un possibile progetto ambizioso.
Chiara Borzi’
@ChiaraBorzi
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