Vinto la finale zonale con la Savio Ragusa per 62-48… Un roster formato da atleti con un passato in Serie C2 e più in alto… Carbone: «Daremo spazio a chi non ne ha con Acireale e Cus»…
Non è bastata all’Alfa Catania la vittoria del girone etneo-nisseno di Promozione. I ragazzi guidati da Davide Di Masi hanno dovuto affrontare anche una finale zonale contro la titolata Savio Ragusa, che l’anno scorso puntava alla promozione in C2 e quest’anno è ripartita dal campionato provinciale. Sabato scorso la partita disputata sul neutro di Melilli si è conclusa 62-48 (topscorer Pennisi con 18 punti) e ha quindi sancito la promozione degli etnei in Serie D.
È brevissima la storia della società fondata da Nico Torrisi (l’imprenditore deux ex machina del Basket Acireale di DNC), che ha disputato per un paio di stagioni solo il settore giovanile e da quest’anno ha deciso di presentare una squadra anche in Promozione. Affidata a Davide Di Masi (l’ex longeva ala che ha chiuso la carriera con un biennio in B dil. alla Pall. Catania), la squadra schierava un roster da Serie C2: oltre allo stesso coach, i play Davide Cavazza e Andrea Saccà (infortunatosi durante la stagione), le guardie Alberto Pennisi e Nico Cavallari, i lunghi Francesco Marino e Nino Valenti. Tutti giocatori già visti a lungo nella massima serie regionale, affiancati da Giulio Gambino, Federico Guastella, Giorgio Belluomo, Manfredi Camalleri, Mario Litrico e Roberto Giarlotta.
«Siamo soddisfatti per il risultato raggiunto a Melilli – ha dichiarato al “Giornale di Sicilia” il direttore sportivo Carmelo Carbone, uno dei protagonisti abituati ad altri palcoscenici – Il nostro progetto è quello di far crescere i giovani e dare agli elementi più promettenti, che non trovano spazio nell’Acireale Basket e nel Cus Catania, la possibilità di disputare un campionato senior con la nostra compagine». Un obiettivo che si rifletterà anche nella prossima stagione, con maggiori stimoli e avversari di spessore.
«È stato un campionato tutto sommato modesto – ha spiegato invece Di Masi a “La Sicilia” – ma alcune eccezioni tipo Caltanissetta e Giarre, che contavano nei loro rispettivi roster giocatori di livello, mi hanno fatto una buona impressione. L’esperienza su tutte è stata la nostra arma in più. La voglia di vincere dei ragazzi poi ha fatto il resto. Nonostante l’ultimo mese pieno di infortuni e difficoltà abbiamo reagito bene». Proprio nel girone di ritorno e contro i nisseni della Nova Robur e i giarresi del Centro TT sono arrivate le due sconfitte stagionali, a fronte di 14 vittorie: un cammino ineccepibile che ha lasciato alle spalle anche i campioni in carica della categoria, Regalbuto.
La finale zonale, novità di quest’anno dopo l’era delle promozioni dirette, è stata arbitrata da un fischietto d’eccezione, Sebastiano Tarascio, che è nelle liste dalla DNB, insieme a Martina Cavaliere.
Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86
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