Violato il campo della terza forza del torneo… 27 punti per Ivan Messina e 22 per Stefano Caltabiano… Marchesano: «Espressa continuità, prestazione che dà fiducia»…
Melilli – Battiati 71-75
Parziali: 18-20, 33-38 (15-18); 45-50 (12-12), 71-75 (26-25).
Città di Melilli: G. Coppa 5, F. Messina 6, Prudente 9, I. Messina 27, Nicita 12, Di Mauro, Spinosa 1, Pulizzi, Vetrano 9, Sgarellino 2. All.: L. Coppa.
Olimpia Basket Battiati: Viola 2, Caltabiano 22, Pardo 16, Porto 3, Sibillia 4, Ferrera 15, Agrifoglio, Basile 11, Grasso 2. All.: Marchesano.
Arbitri: A. Esposito di Santa Croce e Buscema di Scicli.
Sulla carta, l’anticipo doveva concludersi con una vittoria del Melilli, terza forza del campionato e finora sconfitta in casa solo dall’imprendibile Empedocle. L’incostante Battiati, però, disputa una partita attenta e precisa in attacco, aggressiva e tattica i difesa. Ed è così che è il gruppo etneo che porta a casa l’intera posta, imponendosi di quattro punti e agganciando momentaneamente il Gravina al sesto posto.
Tra gli etnei vanno in doppia cifra Stefano Caltabiano, Alessandro Ferrera (i migliori in campo, per il bottino di punti segnati e anche per la lucidità quando ne serviva di più), Andrea Pardo(concentrato di energia e qualità) e Simone Basile(apporto fondamentale, ormai sulla via del completo recupero). Limitato invece da Max Portoè Francesco Messina, che si ferma a soli 6 punti, al contrario del fratello Ivan che ne mette 27 e conclude come topscorer della gara. Anche Grasso e Sibillia, che partono dalla panchina, si fanno notare, con il lungo che, malgrado sia gravato di falli, all’ultimo minuto cattura un decisivo rimbalzo in attacco: segna e subisce anche fallo.
«Al di là delle prestazioni individuali – ha dichiarato coach Giuseppe Marchesano – la squadra è riuscita ad esprimere continuità di rendimento per 40′, obiettivo che ci prefiggiamo da diverso tempo ma che potrà intendersi raggiunto solo alla fine del campionato, dimostrandolo partita dopo partita. Sicuramente questa prestazione ci da fiducia per lavoro svolto fino ad oggi, e un pò di morale che non guasta».
R.B.C.
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