Siracusa, 19 ago. – Sono al momento i due botti del mercato del Girone B di Serie C regionale. Giuseppe Bonaiuto e Alessandro Agosta formeranno una coppia sotto canestro che difficilmente avrà eguali tra le formazioni della Sicilia meridionale e l’Aretusa torna così nella massima serie regionale con una marcia in più, oltre agli ottimi Under-17 su cui contava anche l’anno scorso. La particolarità di Bonaiuto e Agosta è però che entrambi sono siracusani e sono quindi tornati a casa.
«In realtà ho fatto le giovanili tra Palazzolo, Lumezzane e Catania – ci dice Bonaiuto -. Ma quest’anno sono tornato a casa e ho la fortuna di far parte di un progetto con un allenatore di categoria superiore e con Agosta che sicuramente non c’entra niente con la C regionale!».
Agosta, infatti, ha trascorso gran parte della sua carriera su ben altri palcoscenici. L’anno scorso è arrivato a un passo dalla conquista sul campo della DNA con la maglia della Viola Reggio Calabria: «È stata una stagione difficile – ci spiega – per via dei tanti giocatori cambiati, il cambio di allenatore e il cambio di campo per via della chiusura del PalaPentimele. Nonostante tutto abbiamo giocato una stagione lunghissima che solo per qualche episodio sfortunato e molta “pollaggine” nostra non si è conclusa con una promozione che sarebbe stata più che meritata, visto che siamo stati gli unici a mettere in difficoltà ben più di una volta Agrigento, che a livello di DNB era una spanna sopra tutti come collettivo».
Anche Bonaiuto ha lottato durante la scorsa stagione per la promozione, ma in C regionale a Vasto: «Lì – prosegue Bonaiuto – ho passato i due anni più belli a livello cestistico, dentro e fuori dal campo. Vincere il campionato davanti a duemila persone e da capitano è stato un sogno che rimarrà sempre con me. È stata quindi dura andare via, soprattutto perché è stata una mia scelta».
Entrambi sono tornati a casa per divertirsi, più che per ambire a grandi traguardi. L’obiettivo sarà aiutare gli ottimi elementi dell’Under-17 a crescere ancora, dopo le ultime due stagioni in cui sono stati protagonisti. «Sono tutti giovani promettenti – è Bonaiuto a parlare – e anch’io darà una mano con l’allenamento. Ho già un trascorso ad Adrano, dove ho allenato l’Under-15, 17 e 19. Con l’U17 abbiamo perso la semifinale regionale immeritatamente proprio contro Siracusa, con l’U19 abbiamo perso di pochissimo lo spareggio con il Gad Etna. La cosa più bella però è il rapporto che è rimasto con tutti i ragazzi che quest’anno incontrerò sul campo».
Non ha invece velleità d’allenamento Agosta, almeno per il momento: «Sarà un impegno part time in quanto la mia attività principale sarà il lavoro che ho intrapreso. Sono comunque felice perché mi sono regalato gli ultimi mesi della mia carriera agonistica a Reggio prima di passare a cose più serie e più consone alla mia persona e al mio futuro. E posso dire di essermi tolto delle belle soddisfazioni».
Su questa stagione entrambi sono concordi: spazio ai giovani e Siracusa potrà recitare un ruolo di primo piano. «L’obiettivo – conferma Bonaiuto – è di far crescere tutti i giovani. Mi rende orgoglioso far parte di questa società come allenatore e giocatore e anche la volontà di riportare a Siracusa la pallacanestro che merita questa città».
«Aspetto con grande ansia l’inizio di quest’avventura – conclude Agosta – che ha come punto focale quello di valorizzare i giovani del vivaio siracusano e di riaccendere quell’entusiasmo che sotto sotto non è mai spento… E penso che farlo con un roster interamente formato da siracusani possa essere anche più coinvolgente! Sarebbe bello se si riuscisse, in un periodo di crisi per lo sport siracusano, a creare un’isola felice con la palla a spicchi…»
In alto, Alessandro Agosta, quando giocava per il Prativerdi Siracusa, contro Max Reale (a destra); in basso, Giuseppe Bonaiuto con la maglia di Adrano.
Roberto Quartarone
roberto.quartarone@realbasketsicilia.it
Lascia un commento