Palermo, 9 ago. – Giovanni Puleo è nato e cresciuto a Palermo: formato nel settore giovanile dell’Assobasket e poi svezzato da coach Genovese in B2. Per lui una semifinale playoff con la Sav Daewoo Palermo, poi l’addio alla Sicilia per approdare a Fossombrone, piccolo centro con meno di 10 mila anime in provincia di Pesaro.
Lasci Palermo nell’estate del 2003 per andare nelle Marche. Una scelta professionale o una scelta di vita?
“Un po’ entrambe le cose devo dire. A Palermo si erano ormai chiuse le prospettive dopo un’annata bella ma tormentata da problemi economici, culminata con la chiusura della società. Nel 2003 ho avuto offerte pure dalla Sicilia, però ho deciso di fare un’esperienza diversa più lontano da casa, anche per vedere come sarebbe andata a finire in un posto diverso”.
A Fossombrone hai trovato una seconda casa. Oltre tutto con grandi risultati.
“Ho trovato una società seria e un ambiente sano. A Fossombrone sono rimasto per cinque anni consecutivi, dove ci siamo tolti grandi soddisfazioni. Qui poi ho stretto legati importanti da un punto di vista personale: a Cagli convivo con la mia fidanzata da diversi anni e stiamo pensando di metter su famiglia”.
Hai giocato in B Dilettanti anche a Gualdo Tadino e Civitanova Marche. Come sono state queste esperienze?
“Per scelta ho deciso di restare vicino Cagli in questi anni per cui mi sono spostato di pochi chilometri sia per giocare a Gualdo che a Civitanova. Nella prima ho trovato un ambiente particolare, giocando una stagione non fortunata e sotto le previsioni con diversi problemi. A Civitanova ho passato due anni, soprattutto il secondo è stato brillante con il miglior punteggio di sempre per la società che è valso il quarto posto e la semifinale playoff. Anche a livello individuale è stata una bella avventura: ho riguadagnato il posto in quintetto e ho tenuto un bel ricordo”:
Dei tuoi primi anni a Palermo cosa ricordi con maggiore piacere?
“I primi anni del settore giovanile con l’Assobasket guidata da Piero Musumeci, dove dominavamo col gruppo ’79, tanto da arrivare a disputare un concentramento nazionale a Roma contro Bologna, che per noi era come una finale di Eurolega! Pian piano ho giocato tutti i campionati: Promozione, D, C2, C1 e B2. Fino a quando Giacomo Genovese mi scelse per affiancare Ivan Drigo nella Sav Daewoo, per la fiducia lo ringrazierò sempre. Abbiamo chiuso l’andata al secondo posto con quella squadra, non so come sarebbe andata senza i problemi economici. Sono annate che ricordo con gioia ed un po’ di amarezza”.
Torneresti a Palermo nei prossimi anni?
“E’ difficile tornare a Palermo. Ho comprato casa a Cagli e messo su famiglia con la mia ragazza. Spesso i miei genitori vengono a trovarmi, mentre io scendo in Sicilia per le vacanze!”.
Quali sono i più bei ricordi della tua carriera da giocatore finora?
“Sono due i momenti speciali, entrambi con Fossombrone. Il primo è la cavalcata dalla B2 alla B1, quando abbiamo infilato 14 vittorie consecutive, in particolare con il successo in trasferta a Roseto che ci è valsa i due punti decisivi. Il secondo invece è legato all’anno della B d’Eccellenza, quando abbiamo conquistato i playoff e giocato con Brindisi. Nella partita in Puglia eravamo davanti a 5 mila persone che ci davano grande carica: abbiamo giocato testa a testa per 37′ fino a che… se n’è andata la luce al palazzetto! Dopo 45 minuti abbiamo ripreso e purtroppo abbiamo perso ma per noi era già una vittoria. E’ stato il momento più alto della mia carriera e di tutto il basket a Fossombrone”.
Ed ora cosa c’è nel tuo futuro?
“Fossombrone ha venduto il titolo a Firenze poche settimane fa, non tanto per motivi economici ma perché era venuto meno il seguito intorno alla società. In questi giorni ci sono contatti con alcune società e a breve deciderò dove giocare il prossimo anno”.
(nella foto Giovanni Puleo in maglia forsempronese)
Carlo Passarello
carlo.passarello@realbasketsicilia.it
Twitter @carlopassarello
Lascia un commento