C Reg. – La Nova Virtus Ragusa prova a mettere assieme i cocci

Ragusa, 4 ago. – Nova Virtus-Vigor Santa Croce! Con tutto il rispetto (e doveroso plauso) per il club di Giancarlo Distefano, a tutto ciò, ossia al derby con la squadra di Santa Croce Camerina, si è “ridotta” la pallacanestro ragusana maschile.

digregorio massimo ragusa 001Sul proscenio calcato da Ginobili, Wilson, dall’allora baby Gallinari, cala l’assoluto oblio, restano solo mesti ricordi. Il 14 ottobre prossimo alle 18 al PalaPadua è in programma la prima del campionato regionale di serie C che vedrà di fronte, per l’appunto, quella che fu la gloriosa Virtus ed il quintetto camarinense, che partirà addirittura con i… favori del pronostico.

In due anni, si è liquefatto il patrimonio di tecnici: via Ninni Gebbia (andato ora a Bari) via Davide Ceccato, ora l’addio anche di Gianni Recupido (guiderà il settore giovanile della Passalacqua e forse il quintetto classe 1997 della Nova Virtus). Rischia di volatilizzarsi anche il buon lavoro fatto a livello giovanile: Carlo Cassì giocherà alla Luiss di Roma, Dario Emmolo nel Bolognese (entrambi per motivi di studio), ma la rinuncia al ripescaggio in Dnc causerà le partenze anche di Carmelo Iurato e Lucio Salafia (entrambi ad un passo da Avellino, con il “capitanino” però reclamato anche da Ninni Gebbia a Bari e da quasi tutti i club siciliani e di Reggio Calabria), mentre Giorgione Canzonieri deve solo scegliere tra Agrigento, Gela, la Viola e la Redel Reggio Calabria. Anche Marcello Giarrusso sarebbe pronto ad accasarsi a Canicattì.

A guidare in C regionale la Nova Virtus dovrebbe essere Massimo Di Gregorio (nella foto). Se si riuscisse a coagulare le forze ed a ricreare un po’ d’entusiasmo si potrebbe mettere su anche un buon roster: dai resti della passata stagione (Matteo ed Enrico Distefano, Mammana, Giarrusso, Pellegrino, Cascone) ai ritorni di Davide Boiardi, Matteo Iabichella, Simone Licitra (sempre bravo all’Olympia Comiso ma c’è da pagare il parametro alla Fip) e dello stesso Alessandro Sorrentino. Ci sono alcuni prospetti del 1995 da valorizzare (Di Grandi, Mormino, Ferlisi) il comisano Pace del 1996 e, soprattutto, i virgulti del 1997 (Cataldi, Iurato, Scalone e Barracca su tutti). Con un po’ d’animo ed un calcio alla rassegnazione si deve ripartire. Il basket maschile a Ragusa non può morire. Magari, in primis, scegliendo di giocare il sabato sera e non la domenica per evitare la concomitanza con la Passalacqua che, incredibili paradossi della palla a spicchi, mira alla massima serie femminile.

 

 

Giorgio Antonelli – La Gazzetta del Sud

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