La sorpresa dell’Elefantino accostata alla Rainbow… «Niente di ufficiale, andrei lì per crescere e imparare»… «Ho acquisito sicurezza e confidenza con il campo»…
Al suo primo anno da senior, è stata la più grande sorpresa nel panorama femminile etneo. Giuliana Bellomia, classe 1996, esterna dalla buona penetrazione e con molti punti nelle mani, si è ritagliata uno spot nel quintetto di Dario Parisi, quell’Elefantino che ha dovuto riscrivere il roster e comunque si è classificato terzo nel Girone B di Serie C, a ridosso della zona play-off.
La Bellomia in versione campettista ha disputato di recente i due tornei a piazza Nettuno, prendendosi il meritato svago dopo una stagione che l’ha vista anche disputare i Giochi delle Isole e il Trofeo Sicilia con la maglia della Sicilia Under-16. E, in più, con la rappresentativa isolana ha al suo attivo anche il Trofeo delle Regioni 2011. Una carriera già di tutto rispetto che ora sembra poter avere un’occasione in più: il suo nome è stato infatti accostato alla Rainbow nell’ambito di una sinergia tra società catanesi di cui ancora non è trapelato molto.
«Si parla – ci conferma Giuliana in una pausa del Trofeo del Meridione, a cui ha partecipato insieme all’altra promettente elefantina Lidia Bruno –, ma ancora non c’è niente di ufficiale. Si è fatto questo accordo, a Catania si cerca di costruire una squadra che può crescere, una squadra di giovani. Quest’anno si farà esperienza, ma negli altri anni chi può dirlo! Il gruppo è già formato, io andrei solamente per fare esperienza e cercare di crescere. C’è un grande allenatore e c’è tanto da prendere e imparare».
Cosa ti ha lasciato questa stagione?
«Sicurezza, confidenza con il campo. Era un gruppo nuovo, ma dopo le prime battute abbiamo giocato meglio. Il primo anno mi ha dato molte soddisfazioni, abbiamo raggiunto il nostro obiettivo che era di piazzarci tra le prime tre. Il gruppo è cresciuto dall’inizio alla fine».
E come sono andati i Giochi delle Isole?
«È stata una bella esperienza, si poteva puntare a qualcosa di più, ma c’era molta emozione perché era un torneo importante, con ragazze che non si conoscevano e non avevano giocato insieme perché provenivano da diverse società. Abbiamo anche avuto pochi allenamenti, ma sono queste le occasioni per fare squadra e crescere insieme. C’è un discreto livello nella mia annata e se ognuno nella propria società ha la possibilità di crescere tutto il livello si alzerà».
Roberto Quartarone