Ottimi i primi venti minuti… Rainbow senza timore reverenziale… Rainbow va in difficoltà nel terzo periodo… Grima e Bertan decisive…
Reggio Calabria – Rainbow Catania 60\45
Parziali: 17\16 – 30\20 – 43\28 – 60\45
Arbitri: Scarfè di Palmi e Praticò di Reggio Calabria
Olimpia Reggio Calabria: Grima 16, Bertan 18, Servillo 11, Anecheum 2, Certoma 2, Amodeo, Ambrogio, Melissari 4, Imeneo, Guerrera 7. All. Porchi
Rainbow Catania: Ferlito 4, Guerri 14, Gambino 8, Gambuzza 12, Oddo, Terranella 3, Muratore, Quadarella, Pappalardo, La Manna 4. All. Coppa
La Rainbow Basket Catania entra in campo senza alcun timore riverenziale nei confronti della rispettabilissima capolista, sul parquet del Pala Pentimele, storico palazzetto per tradizione cestistica reggina. Coach Coppa chiede alle sue giocatrici di giocare al massimo come sempre, con la consapevolezza di avere di fronte una squadra di maggiore fisicità, esperienza e tecnica.
Palla a due e la Rainbow apre con la mano fredda e precisa di Terranella, che scavalca la difesa di casa con una tripla. I primi minuti saranno giocati in perfetto equilibrio tra le due squadre e il gioco ordinato sia in fase difensiva sia in fase offensiva di Catania fà ben sperare. Passa il tempo sul cronometro e le differenze iniziano a venire a galla: sotto canestro Reggio domina ai rimbalzi, ma la Rainbow non si scoraggia e risponde bene nelle realizzazioni e nella gestione del gioco. Reggio in difesa commette qualche fallo e manda il bravo capitan Ferlito ai liberi. Il gioco si fa subito più duro ed è la volta dei falli fischiati questa volta alla difesa della Rainbow, che permettono a Grima il sorpasso dalla lunetta: 12\10.
Gambuzza non ci stà e pareggia momentaneamente i conti. Ma Reggio gioca la pedina Bertan che sotto le plance e nell’uno contro uno non concede dialogo e regala il secondo sorpasso alla sua squadra. Catania perde palla in avanti, ma recupera più volte palle importanti nella retroguardia. Guerri ci crede e centra la seconda bomba rossoazzurra con sicurezza. Altalena sul tabellone: 13\14 e la Rainbow c’è ancora. Mancano circa due minuti al suono della prima sirena: Catania è costretta forzare la mano in difesa e commette qualche fallo di troppo per fermare Grima e compagne. La maltese, ex della Rainbow che ha lasciato ottimi ricordi in società sia dal punto di vista agonistico che umano, pareggia prima ai liberi, poi, servita da Servillo, realizza nuovamente in contropiede ed è di nuovo sorpasso. Ma Catania non si ferma e Gambino si mette in evidenza per grinta e determinazione, prima nell’uno contro uno contro Melissari recupera un’importante palla, poi fà partire dalla difesa un prezioso assist che Guerri non fallisce. Ancora equilibrio: 17\16.
Secondo quarto e sempre Gambino non sazia fa segnare sul tabellone il 17\18 per una Rainbow fino a quel momento mai doma e sempre attenta, ma che soffre un pò di più la prestanza fisica delle sue avversarie. Falli per Muratore e La Manna che mandano Bertan ancora ai liberi e permettono a Reggio di trovare l’ennesimo pareggio. La regia catanese gira ancora bene, ma diminuisce la precisione nelle conclusioni e nei passaggi. Grima buca per due volte consecutive la difesa catanese e Reggio allunga il passo e il distacco. Catania non riesce più a contenere. Nei primi quattro minuti non trova la retina, ma solo tabellone e ferro per troppe volte, perde palla troppo spesso e ai rimbalzi non si vede abbastanza. Ferlito sul – 12 accorcia dalla lunetta, ma il gap è già tanto.
Pausa lunga con la speranza e la voglia di ritrovare la concentrazione iniziale. Nessuna retìna per i primi due minuti, fino alla bomba impeccabile di Bertan: si và sul 33\20. Gambuzza e La Manna si fanno vedere di più sotto le plance, e questo aiuta, ma non basta. Fallo intenzionale fischiato a Servillo sulla lunga etnea, che ha così la possibilità di accorciare ai liberi: 36\24. La Rainbow fà fatica, il divario fisico rompe gli equilibri e si aggiunge alla tecnica e al bel gioco reggino, aiutati però da una Rainbow che ha mollato un bel pò. Passi avanti fatti in attacco vengono annullati da una Oddo che lotta, ma è fallosa e manda ai liberi ancora le avversarie: Servillo porta lo scorer sulla sirena sul 43\28.
Rush finale e Gambino prova a prendere in mano la situazione reagendo con orgoglio e decisione, sia in difesa con recuperi importanti, sia in avanti mettendo in difficoltà la retroguardia reggina. Ma la capolista non concede nulla e la Rainbow insegue con affanno. Quadarella esce un attimo la testa dalla sabbia e in difesa prende qualche palla, ma non si trasformano in azioni in positivo per la sua squadra. Reggio ha le redini dell’incontro nelle sue mani e arriverà alla fine del match con sicurezza al traguardo dei due punti, che la squadra di coach ha intravisto se pur da lontano solo per i primi 20 minuti.
Addetto stampa
Maria Luisa Lanzerotti