C/F – La Lazur fa suo anche il secondo atto stagionale contro l’Elefantino

La Lazur ritrova la vittoria dopo la sconfitta contro Odysseus Messina… Pappalardo spicca nel gruppo allenato da Catanzaro… Grosso e Cutugno le veterane che tengono a “galla” l’Elefantino…Dopo la pesante sconfitta di domenica scorsa a Messina,la Lazùr Catania torna in campo tra le mura “amiche” del Palagalermo, per giocare il secondo derby contro l’Elefantino Catania.

La squadra di Gianni Catanzaro in queste ultime battute di campionato dovrà concentrarsi molto sulla continuità e sul gruppo, per presentarsi al meglio alla seconda fase per la promozione.

Nei primi tre minuti di partita, la squadra di casa piazza subito un parziale di 7-0, dimostrando sul campo la propria superiorità. La squadra di Dario Parisi, trascinata dalla sua playmaker Nisia Grosso, allunga la difesa e lentamente reagisce. Il primo quarto si chiude con il punteggio di 22-15 per la squadra di casa.

Nel secondo quarto Catanzaro esegue un cambio in regia, Manganaro per la giovanissima Longo, quest’ultima, nonostante la pressione difensiva dell’instancabile Nisia Grosso dirige al meglio la squadra, che grazie ai punti della baby Carolina Pappalardo, allunga le distanze.

Il secondo quarto si chiude con alcune discutibili scelte arbitrali, a farne le spese stavolta è l’Elefantino, cui è fischiato un fallo tecnico a tempo scaduto. Si va alla pausa lunga sul 39 – 17 per le padroni di casa, che inizieranno il terzo quarto con due tiri liberi e possesso.

Nel terzo quarto la giovane Carolina Pappalardo continua lo show, segnando da sotto canestro e dalla lunga distanza. Dall’altra parte Valentina Cutugno, con la sua reattività difensiva, recupera tanti palloni e mette diversi canestri in contropiede che consentono all’Elefantino di chiudere il quarto 59 – 40.

Nell’ultimo tempo entrambi gli allenatori danno spazio alle più giovani, la partita si chiude 76 – 46 per la Lazùr.

Nota di merito all’Under 17 Pappalardo che partita dopo partita, da’ sempre un supporto maggiore alla squadra, dimostrando di possedere quella continuità che spesso alle più giovani manca e quel talento per diventare una giocatrice di categorie superiore. Uno Nessuno e Centomila