A dicembre lo abbiamo visto all’opera al Cus Catania, per uno degli appuntamente della Settimana Azzurra… Il clinic discusso dal Tecnico Federale ha portato in provincia istruttori da tutta la Sicilia…
Lo abbiamo visto all’opera di recente durante gli incontri di Palermo e Catania della Settimana Azzura, il Tecnico Federale Minibasket Maurizio Cremonini, figura che all’interno del Minibasket è considerato un guru ed un imperdibile occasione di formazione nei clinic in Italia.
Non potevamo quindi chiedere un’intervista e rivolgergli qualche domanda sul Minibasket e in particolare e il nostro Minibasket, quello siciliano
In ricordo dei giorni che hai passato ultimamente con noi in Sicilia per la Settimana Azzura, ma anche per tutte le altre occasioni in cui abbiamo avuto la possibilità di averti nei clinic regionali, che idea hai del movimento MB Siciliano?
“Non è facile dare una risposta, o almeno non è facile il tentare di darla senza essere generici o banali. Le letture che cerco di fare girando per l’Italia sono ovviamente sempre parziali, e molte volte condizionate dai fattori che ne generano l’occasione. Arriva il Tecnico Federale, siamo tutti belli, bravi e buoni, mi piacerebbe talvolta essere invisibile per poter poi verificare se le parole di condivisione e disponibilità che raccolgo trovano sempre riscontro nelle azioni quotidiane di ciascuno. Non voglio essere negativo, ma voglio dire che gli Istruttori hanno grosse responsabilità, che non possono essere liberate con semplici parole di convenienza. I bambini siciliani hanno un calore speciale, un entusiasmo diverso talvolta da altri e che sovente si esprime con un sorriso diverso; vorrei che gli Istruttori avessero sempre la capacità di preservare quei sorrisi“.
Le cifre degli ultimi anni mostrano il movimento siciliano increscita: quali pensi siano i punti oggettivi su cui ogni comitato regionale dovrebbe lavorare per incrementare il proprio movimento e quali quelli che soggettivamente potrebbe sviluppare il comitato Sicilia?
“Penso che i margini di sviluppo della Sicilia ma in gran parte per tutte le altre regioni stanno o possono stare in due direzioni ; la ricerca di nuovi “luoghi” dove portare il Minibasket (paesi, comuni, quartieri dove manca) e l’aumento di attenzione per la parte femminile del nostro movimento, sperimentando e sostenendo progetti specifici e mirati di avvicinamneto delle bambine al Minibasket.
Ne potrei aggiungere un terzo, legato forse anche alla risposta precedente ed al concetto di sorriso. I bambini che perdono il sorriso sono quelli che non si divertono più, vicini all’abbandono, vigilare sul coerente atteggiamento educativo e formativo degli Istruttori, su un comportamento corretto dei dirigenti e dei genitori è un compito che può preservare e prevenire gli abbandoni”.
I tuoi clinic riscuotono sempre un grande successo, e non solo per la tua carica federale. Nella consapevolezza che il MB sia un gioco-sport fatto di tanti valori, c’è n’è uno in particolare che vorresti fosse fortemente presente in tutti coloro che lo vivono e insegnano?
“Intanto vi ringrazio per i complimenti, fanno sempre piacere e diventano speciali quando mettono in evidenza aspetti valoriali oltre che tecnici. Credo che il valore della funzione educativa che svolgiamo dovrebbre essere maggiormente recuperato. La consapevolezza che non facciamo gli “allenatori” di qualcuno, ma ci viene affidata una grande e pesante responsabilità; insegnare ai bambini qualcosa, dar loro strumenti per il gioco e per la vita, utilizzare il giocosport come strumento e opportunità di crescita, ma non solo di giocatori, anche, e soprattutto, come persone.
Con l’augurio di un sereno 2012 a tutti coloro che vorranno sentirsi partecipi di questo progetto, un abbraccio sincero”.
Molte grazie Maurizio Cremonini per la disponibilità e la cordialità.
Chiara Borzì