Ottima prova, la Lazùr gioca di squadra… L’incompleto Valverde viaggia sull’asse Musumeci-Bella e tiene botta per due periodi… 23-0 nel terzo periodo chiude la partita…
Lazùr-Valverde 72-30
Parziali: 17-11, 32-22 (15-11); 57-24 (25-2), 72-30 (15-6).
Lazùr Catania: Longo 3, Licciardello 9, D’Angelo 6, Barbarossa © 8, Bruni 8, Gecheva ne, Hristova 8, Manganaro 4, Carbone 8, Granata 4, Pappalardo 6, Buscema 8. All.: Catanzaro.
Basket Club Valverde: Pizzo, Rodelli 1, Privitera, Cappello 2, Condarelli 2, Musumeci © 5, Bella 12, Manno 8, Antoine. All.: Formica.
Arbitri: De Felice e Cavallaro.
Esordio ottimo per la nuova Lazùr, che al PalaGalermo supera agevolmente un Valverde ancora incompleto (mancava la play Ferrara) ma discreto per due periodi. La squadra di casa (con un livello generale alto, ma in cui tutte contribuiscono) parte con calma, per poi accelerare a ritmi da serie superiore nel terzo periodo e gestire con buon polso l’ultimo periodo. Valverde tiene botta e risponde a tono, ma poi si demoralizza e sbaglia troppo nel secondo tempo.
Dall’8-2 dell’avvio, si passa all’8-7 propiziato da un gioco da tre punti di Paola Bella. La ragusana Cappello si batte bene, ma dall’altro lato D’Angelo e Longo iniziano con il piglio giusto e un altro 2+1 di Bruni produce il secondo allungo. Nel secondo periodo le ospiti pagano qualche errore di troppo sotto canestro e intanto le padrone di casa si sbloccano e iniziano a ragionare, mettendo in difficoltà le avversarie con il pressing a tutto campo. La positiva Licciardello firma un 7-1 di parziale, Barbarossa e Pappalardo confezionano il +10. Ma la partita è ancora aperta.
I problemi nascono al rientro dalla pausa lunga. L’asse Musumeci-Bella non funziona più, Hristova piazza due stoppate consecutive e insieme a Bruni, Buscema e le altre contribuisce al 23-0 che chiude di fatto la gara. Corrono e difendono, sfruttando anche gli errori in attacco delle avversarie, sempre più demoralizzate.
Nell’ultimo periodo c’è spazio per tutte e la sola Bella va in doppia cifra, a conferma di una squadra di casa in cui tutte hanno spazio e una ospite che si affida tanto all’ex Acireale e L’Elefantino.
Roberto Quartarone