Stelle rosso-azzurre. Claudio Casiraghi

Quinto anno catanese per il giocatore cresciuto nell’ Olimpia Milano… Il primo anno ad Acireale, passando dai momenti negativi dovuti all’infortunio… Quest’anno riparte dallo Sport Club Gravina…

Lontano ma ugualmente importante l’arrivo in Sicilia di Claudio Casiraghi, guardia-ala di Robbiate (MI) classe 1983, ingaggiato nella stagione 2008/2009 dal Basket Acirale e d’allora sempre rimasto in zona: questo è l’anno dello Sport Club Gravina. Forse uno dei giocatori più tecnici che Catania ha ospitato nell’ex C nazionale e che ancora oggi riesce a far la differenza nonostante un infortunio che ha rischiato di lasciargli molti strascichi.

Claudio Casiraghi con la maglia di Acireale (Basket Catanese)

Alle spalle di Casiraghi un percorso importanti nelle giovanili dell’ Olimpia Milano e provincia, fatto che giustifica le ottime capacità tecniche:  “Ho iniziato a giocare all’età di 7 anni nella società del mio paese, Robbiate – afferma Casiraghi – A 14 anni sono stato selezionato dall’Olimpia Milano dove ho giocato per 5 stagioni piene di sacrifici e soddisfazioni e dove sono cresciuto sia come giocatore che come persona. Grazie all’Olimpia ho imparato tante cose, ho girato l’Italia, l’Europa e ho avuto la fortuna di allenarmi qualche volta con la prima squadra. A 16 anni il mio primo esordio in C2 e a 18 quello in C1 con l’Aurora Desio. A 19 arriva la B2 con la Forti e Liberi Monza a cui sono seguiti nuovi anni in C1 e C2 sempre in squadre di vertice”.

Dopo essere maturato nelle immediate periferie di Milano per Casiraghi arriva la chiamata dalla Sicilia, a cui il giocatore risponde “sì”: “Il primo ad Acireale è stato l’anno più bello della mia carriera. Lo è stato non tanto dal punto di vista cestistico ma quanto da quello umano: ho avuto il piacere di giocare e vivere quotidianamente con giocatori-persone speciali e fare degli incontri importanti come quello con la mia attuale ragazza! I compagni di squadra di quell’annata sono stati unici ed il nostro gruppo era davvero forte in campo ma soprattutto fuori. Peccato per i troppi infortuni... Quegli stessi infortuni purtroppo mi perseguitano da due anni e mi hanno portato a fare delle scelte “dolorose”. Ricordo il taglio di Gela, la retrocessione con Giarre: è stato il punto più basso della mia carriera. Ugualmente alla società di Giarre devo moltissimo! Ho recurerato dall’infortunio e ho ricominciato a credere nelle mie doti da cestista“.

La copertina del salto a due n. 7 di quest'anno

Oggi Claudio Casiraghi non si sente più solo un cestista, ma vive comunque una nuova esperienza con lo Sport Club Gravina: “Ormai non faccio più il professionista anche perché il lavoro non me lo permette. Gravina è l’unica realtà che mi ha permesso di conciliare lavoro e basket. Siamo un gruppo che si sta formando piano piano, dobbiamo trovare il giusto mix tra vecchi e nuovi cambiando mentalità, soprattutto in allenamento. Quest’anno ci dobbiamo salvare ed io personalmente ho una grande voglia di riscatto!

Nella stagione attuale la guardia di Milano ha dimostrato di poter dare più di una mano all formazione di Minnella. La sua voglia di riscatto e l’obiettivo dei catanesi di mantenere la C1, sono due motivazioni che possono unire positivamente giocatore e società.

Chiara Borzì