Fa più notizia quando non si gioca, questo è evidente, ma dello “zero a zero” fra Paceco ed Empedocle abbiamo già scritto, oltre tutto si esprimerà nel primo pomeriggio di oggi il giudice sportivo. Pare comunque più probabile la ripetizione della gara, con tanto di tirata di orecchi ai due arbitri. Non va però esclusa una diversa interpretazione del regolamento, che fungerebbe da vero e proprio precedente.
Parliamo però ora di basket giocato. Approfittando di quanto successo al palazzetto di contrada Sciarotta resta sola in testa l’Aquila Palermo. Il quintetto di Musumeci ha fatto un sol boccone della Studentesca Gela, facendo valere le differenze tecniche in campo. Si divertono e divertono i vari Giordano, Provenzano e Dragna, mentre i gelesi (che in panchina sono guidati da Antonio Romano) fanno comunque vedere di essere squadra scorbutica e spigolosa, temibilissima fra le mura amiche.
A ricorrere i palermitani c’è un vero e proprio gruppone: Paceco, Alcamo, Mazara e Canicattì. E le vittorie più complesse portano la firma proprio di Alcamo e Mazara.
La Virtus del presidente Artale sbanca Cefalù non perdendo la testa nei momenti di difficoltà e supplendo alle polveri bagnate di Mangiapane. Un ruolo decisivo è quella dei gregari, con Russo Tiesi e Camassa in evidenza, oltre al fromboliere Genco. Per Cefalù un mezzo passo falso dopo il blitz di Trapani, sempre in attesa di avere Scarlata a disposizione. In crescita Fabrizio Cefalù, esordio stagionale per capitan Monaco.
Mostra maturità e qualità interessanti il Basket Mazara. Il quintetto caro alla presidentessa Agate supera fra le mure amiche l’ambizioso Licata. E’ ormai una certezza il tiratore Lottatori, ma minuti preziosi sono giocati anche dagli Under 19 Giacalone e Marrone. La Studentesca invece paga la stitichezza offensiva del capitano-allenatore Vecchio (fermo a quota 4).
Nella seconda metà della classifica vale già un gran pezzo di salvezza il secondo scontro diretto vinto dalla Virtus Trapani. Questa volta gli uomini di Giacomo Genovese superano a domicilio una Pallacanestro Bagheria in cerca d’autore per 56-68. Eppure i bagheresi avevano disputato un discreto match pur non pagando ampi dividendi nell’attacco alla zona, con percentuali dalla distanza molto basse. Per i locali i migliori sono Genco e Bellomonte, per la Virtus c’è invece un’intensa prova del collettivo per portar via due punti dal PalaPirandello.
Ritrova il sorriso anche la Mario Mura Canicattì, che viola il campo della Maurilio Milone Capo d’Orlando. Sempre avanti il quintetto ospite, grazie alla vena balistica di Manzo e Strazzera, veri e propri “vecchietti terribili” della squadra del presidente Cigna. Per Capo d’Orlando in crescita il gaucho Mariano Peresini (25 punti), ma probabile un innesto sul mercato. Si parla con insistenza della firma del playmaker milazzese Alessandro Toto, lo scorso anno a Licata.
Redazione RealBasketSicilia
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