Ancora le squadre sono in via di definizione… Un parquet in pessimo stato… Semifinali: Cus in extremis su Mascalucia; Adrano a rilento elimina Battiati… Finali: Mascalucia scava il solco all’inizio e supera Battiati; Adrano vince in rimonta sul Cus… Lo Faro mvp…
Le quattro etnee di C2 si preparano all’esordio in campionato, previsto per il fine settimana di ottobre, giocando un torneo amichevole a Sant’Agata li Battiati. Ospitati dalla locale Olimpia di Carmelo Viola, la Mens Sana Mascalucia, lo Sporting Club Adrano e il Cus Catania 2003 si sono affrontati in due intensi pomeriggi di basket. Il responso del torneo è molto interessante, malgrado le squadre siano ancora in via di definizione (a parte Mascalucia, che però non aveva a disposizione il lungo Perfido) e il parquet fosse molto scivoloso per lo sporco. Ha vinto Adrano, che ha superato Battiati e Cus Catania ma non ha convinto al 100%; ha destato una buona impressione Mascalucia, sconfitta per un pelo dai cussini e poi vincitrice sui padroni di casa dopo un primo tempo super. Il Cus Catania dell’mvp Federico Lo Faro ha giocato bene a tratti, avendo comunque il sangue freddo di vincere in extremis la semifinale, mentre Battiati, che ha giocato punto a punto in semifinale, ha espresso un gioco meno incisivo nella finalina.
Cus Catania-Mens Sana.
Si dimostra squadra quadrata la Mens Sana Mascalucia del coach Gabriele Giorgianni. All’esordio del quadrangolare, il collaudato gruppo del presidente Russo ha dato vita ad un incontro equilibrato contro i cussini di Marchesano. Brilla la stellina dell’ex gravinese La Mantia, discreto ma efficace protagonista dell’attacco mensanino. Nel Cus indispensabile la presenza di Max Porto, risolutore delle iniziali confuse azioni in attacco dei suoi. Mostra grande maturità in regia Federico Lo Faro, presente e sempre pronto a sacrificarsi anche al rimbalzo offensivo. Le due squadre si sono equivalse per tre dei quattro quarti di gioco, con la Mens Sana padrona della prima frazione. Dopo il pareggio 37-37 confezionato sul triangolo Lo Faro-Mauceri-Porto, fondamentali le due stoppate di Santonocito e la tripla ammazzapartita di Simone Mauceri. Inutile il bel tiro dai 7,25 finale di Andrea Saccà. Punteggio finale risolto solo al fotofinish sul 59-53.
Adrano-Battiati.
Parte un pò a rilento l’Adrano di coach Guadalupi, che malgrado la vittoria contro Battiati non convince a pieno il coach brindisino. Certamente le condizioni del parquet non hanno favorito il gioco degli arancio-neri che hanno esordito nella manifestazione sabato contro i padroni di casa, vincendo al fotofinish con un + 5, figlio di una partita punto a punto fino ad un minuto dalla fine. Pochi gli spunti positivi per gli adraniti tranne una discreta difesa soprattutto degli esterni Ricceri e Russo.
Mascalucia-Battiati.
Nella finale per il terzo posto sono scese in campo la Mens Sana Mascalucia e l’Olimpia Battiati. Il match ha visto imporsi per 72-58 la compagine allenata da coach Giorgianni, che ha iniziato a spron battuto andando oltre la doppia cifra di vantaggio, poi Battiati nel secondo e terzo quarto ha recuperato il distacco. Miglior realizzatore dell’incontro è stato il giovane Giuliano La Mantia, buone le prove anche di Ettore Gissara, Giovanni Gullotti e Manuel Scerra; per l’Olimpia hanno ben figurato Pierpaolo Sibillia (top scorer dei suoi), Eugenio Cavalli, sempre pericoloso con il suo atletismo, e Alessandro Ferrera (giovane classe ’91 con un passato nelle giovanili del Basket Club Ragusa).
Adrano-Cus Catania.
Domenica sera, capitan De Masi e soci hanno affrontato il Cus Catania di Peppe Marchesano che ha registrato tra le proprie fila il miglior giocatore del torneo, Federico Lo Faro. La partita, comincia con i cussini un po’ più concentrati che chiudono il primo tempo con un vantaggio di 7 lunghezze, ma con il soporifero punteggio di 21-14, nella ripresa, tra una pulita di scarpe e l’altra l’Adrano riesce a colmare il gap e addirittura ad allungare grazie alla tripla di Gallani sul più 11 che chiuderà la partita. Poche note positive, ma tanta voglia di migliorare per i giovani di coach Guadalupi che può sicuramente sperare in una stagione ambiziosa, basta un pizzico di intesa e cattiveria in più – e magari un campo un po’ meno impolverato – e qualcosa di buono può essere costruito!
R.B.C.
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