Riproponiamo un interessante articolo di Mary Sottile sul palazzetto di via Bologna a Paternò, non ancora ultimato a pochi giorni dall’inizio del campionato di DNC…
Appena tre giorni di interventi, poi, improvviso, arriva lo stop. A Paternò si fermano poco dopo l’avvio i lavori di adeguamento del palazzetto dello sport di via Bologna. Bloccati da tre giorni, tra la preoccupazione delle associazioni sportive di pallacanestro e pallavolo, rimaste fuori dalla struttura, con i campionati pronti a partire. E, così, mentre già ci si allena all’aperto, negli impianti delle realtà del comprensorio, Ragalna e Belpasso in testa, potrebbe essere anche possibile un inizio di campionato in una di queste strutture offerte in prestito. Una situazione definita inaccettabile dai protagonisti di questa vicenda, dirigenze ed atleti.
Tra i primi ad esser preoccupati la squadra del Basket Club Paternò, quest’anno attesa in serie C. Una serie nazionale, da professionisti, dove non sono ammesse superficialità, difficili da perdonare. Nella pallacanestro il via al campionato è fissato per domenica 25 settembre. Per fortuna la prima è fuori casa, ma come si farà, si chiede già la dirigenza, il prossimo 2 ottobre, quando la partita sarà in casa? Offrire già lo scenario del palazzetto lascia a desiderare, una città come Paternò, avrebbe bisogno almeno di un altro impianto, più all’avanguardia, piuttosto che una struttura dotata fino allo scorso giugno di panche in legno per il pubblico.
«Non ci riguardano i problemi dell’Amministrazione – evidenzia il presidente del Basket club, Nuccio Santanocito – ma abbiamo bisogno di avere consegnato il palazzetto. Il sindaco mercoledì 14 ci ha ribadito che questa era la priorità, la fine dei lavori al palazzetto come principale obiettivo. Poi si può fare quello che si vuole. Io non sono un amministratore, faccio altro. Sappiamo solo che si sono assunti l’impegno di metterci nelle condizioni di giocare. Noi facciamo e vogliamo continuare a fare sport e non vogliamo risolvere i loro problemi. Se questa squadra è un orgoglio per la città – conclude il presidente Santonocito – perché distruggerla. Chi comanda in Amministrazione?».
I perché dello stop li chiarisce il dirigente della manutenzione, l’architetto Mimmo Benfatto, che evidenzia come a disposizione dei lavori si è ritrovato 20mila euro e non 40mila, come inizialmente ipotizzato, perché in bilancio non c’è un capitolo sulla manutenzione degli impianti sportivi e quelle somme se prelevate, come indicato dall’Amministrazione comunale più volte, dal capitolo sulla manutenzione degli immobili farebbero venir meno altri interventi in scuole e strutture varie. Come si ricorderà, in bilancio, l’Amministrazione ha destinato 60mila euro per la manutenzione degli immobili, con l’assessore allo sport, Gianfranco Romano, che più volte ha chiesto di far presto per evitare il rischio, corso oggi, di non esser pronti. Si tenta di rassicurare gli animi, per le spese del palazzetto si stanno concludendo le indagini di mercato, poi tutto dovrebbe ripartire…almeno così si spera.
Mary Sottile
“La Sicilia”, 15 settembre 2011, p. 45