Vecchi e nuovi acesi si ritrovano al PalaVolcan per un allenamento per valutare le forze a disposizione…
Al PalaVolcan, ancora ferito dopo l’incendio che ha danneggiato il tetto qualche settimana fa, si torna a giocare a basket. Mercoledì pomeriggio si è svolto agli ordini di Peppe Foti e Daniele Balbo un allenamento con un grande gruppo di giocatori, che comprende alcuni dei volti che formeranno il roster della squadra di DNC 2011-’12 e molti giovani, tutti possibili rinforzi della panchina granata. Non uscirà da questa prima serie di allenamenti il nome di chi si aggregherà alla prima squadra, ma gli allenatori si faranno un’idea su chi portare con sé durante il precampionato e si valuteranno le condizioni di tutti.
Erano presenti due dei nuovi tesseramenti, Pietro Marzo e Thomas Di Dio, ma anche Alberto Marzo e Gianluca Selmi. Capitan Gigi Russo era a bordocampo, Paolantonio e Leoncavallo non hanno partecipato. Accanto a loro, c’erano una schiera di giovani, soprattutto ragazzi cresciuti in casa, tra cui Signorelli, Scudero, Giuffrida e Volcan, più i cusini Elia e Arcidiacono (quest’ultimo però non si è allenato per un infortunio da cui si riprenderà ai primi d’agosto) e il giarrese Caminiti, già tra i dieci in C Dil. lo scorso anno. C’era in prova anche la guardia Alessio Della Libera, 19 anni, 9,5 punti in 20,5 minuti di media lo scorso anno con la Sam Roma in quinta serie.
«Li vaglieremo tutti, qualcuno parteciperà al precampionato – spiega coach Foti – ma tutto dipenderà da chi completerà il quintetto. Ci serve un esterno, dalle cui caratteristiche dipende la scelta su come allungare la panchina. In più potremmo prendere due ragazzi etnei, o solo uno. Di sicuro il 22 agosto ci sarà il raduno ufficiale per iniziare il precampionato».
C’è un grande viavai di persone ai bordi del campo, soprattutto dirigenti. Incrociamo Carmelo Carbone, ex dirigente del Gad Etna e ora della Pol. Alfa, che durante la conferenza stampa di fine giugno è stato definito tra gli ideatori della sinergia tra Acireale e Cus. «Nel periodo di crisi attuale – dice – è fondamentale un progetto giovanile con basi solide come questo. Contiamo ora sulle strutture, sugli allenatori, su molte squadre e su molti giovani: l’obiettivo è lavorare sulla qualità, partendo dagli esordienti e dall’Under-13 e 15, per consegnare all’Under-17 giocatori già pronti mentalmente e solo da cesellare tecnicamente e tatticamente».
Roberto Quartarone