Una sinergia tra varie squadre giovanili (Cus compreso) che ha nella società di Paolo Panebianco il vertice… Torrisi: «Coinvolgiamo 1200 atleti, l’obiettivo è la diffusione del basket e migliorare il 2° posto in C Dil.»… Panebianco: «Salto di qualità»… Sangiorgio: «Mai un accordo così vasto»… Mauceri: «I giovani l’obiettivo del Cus»… Il prefetto: «Mantenete questo entusiasmo»…
È stato celebrato questa mattina al Grand Hotel Baia Verde il primo atto del sodalizio che dalla stagione 2011-‘12 porterà la bandiera dell’intera provincia di Catania con obiettivi ambiziosi: avrà il Basket Acireale come società di vertice e molte realtà attorno che contribuiranno a portare avanti un progetto comune e condiviso. Molte testate giornalistiche, alcuni addetti ai lavori e vari ragazzini hanno ascoltato la concreta conferenza stampa condotta da Nico Torrisi, presidente della Polisportiva Alfa (che si occupa di settore giovanile, in sinergia con il Basket Acireale già dallo scorso anno), nonché della Federalberghi Sicilia e amministratore dell’hotel che ha ospitato l’evento.
«È un progetto che pone basi solide – spiega Torrisi –: si tratta di un’operazione titanica, una miscela esplosiva che coinvolge molte realtà consolidate di tutta la provincia. Saranno impegnati 1200 ragazzini divisi in 40 squadre giovanili (16 di minibasket) che continueranno a giocare sotto le nostre bandiere. Tra le tante elenco Acireale, Alfa, Acicatena, Prisma, Trinacria, che lavoreranno in sinergia con strutture e realtà sportive esistenti come il Leonardo da Vinci, il San Luigi, l’istituto Spirito Santo, il San Lucia, le scuole medie della zona. Il PalaVolcan resterà il campo della prima squadra, il Basket Acireale. Oggi annunciamo anche la partnership con il Cus Catania, con cui c’è da anni un percorso parallelo che finalmente s’incontra. È stato Carmelo Carbone a farci avvicinare. Il nostro obiettivo è la diffusione della pratica, che non si esaurisce nel momento d’incontro al palazzetto per la partita, ma prosegue per guardare al futuro».
Il futuro è rappresentato dal movimento giovanile, ovviamente, ma anche dagli obiettivi ambiziosi della prima squadra. «Il vertice sarà il Basket Acireale – prosegue Torrisi –, che quest’anno affronterà la C Nazionale con l’obiettivo di migliorare il secondo posto dello scorso anno. A medio termine, costruendo le basi e un percorso, senza premura, il fine è giungere in A Dilettanti. Sarà fondamentale l’apporto di persone come Carbone e Tano Russo e così potremo dare uno sbocco sportivo ai giovani che si avvicinano al basket». «È un progetto straordinario – prende la parola Paolo Panebianco, presidente del Basket Acireale – che punta al salto di qualità. Le società saranno autonome, ma procederanno unite, così tutti potranno giocare. Dal punto di vista organizzativo, nomineremo un responsabile minibasket e uno del settore giovanile. La prima squadra ha già il primo tassello, coach Peppe Foti, e il primo acquisto, Pietro Marzo».
Il Cus Catania era rappresentato da Michelangelo Sangiorgio, nella doppia veste di dirigente cusino e presidente del comitato catanese della FIP, e da Franco Mauceri, dirigente della sezione basket. «È un progetto per formare i giovani e che darà loro tanto – spiega Sangiorgio –. Mai s’è fatto un accordo tanto vasto nella provincia e sicuramente parte bene, sarà una collaborazione proficua e che implicherà anche un intercambio culturale. Non bisogna correre, ma dobbiamo arrivare ad avere un vertice-collante del movimento». «Ringraziamo per la fiducia nella nostra organizzazione – interviene Mauceri -. Le giovanili sono il nostro punto di partenza e noi cerchiamo la collaborazione con squadre di primo piano per stimolare i ragazzi. Così si è fatto un passo avanti».
Ha concluso la conferenza l’intervento del prefetto di Catania, Vincenzo Santoro, invitato come rappresentante delle istituzioni senza colori politici. «È un entusiasmo da mantenere, perché a questi livelli spesso alla prima difficoltà si molla tutto: il progetto non deve naufragare. Credo che sia un movimento ambizioso e fatto da temerari, le istituzioni vi staranno vicine e vi appoggeranno, così come devono fare le famiglie dei ragazzi. Concludo con un invito alle ragazze: avvicinatevi al basket per poter emulare i fasti della pallanuoto femminile e rendere Catania competitiva a livello nazionale».
Le telecamere e i giornalisti iniziano il balletto delle interviste, in sala tutti sembrano colpiti da un progetto che tenta di ridare alla provincia il basket che dovrebbe meritare. Il primo passo è stato fatto, aver avvicinato tante realtà giovanili differenti è già un buon inizio per crescere e migliorare. La vera sfida sarà creare una squadra di vertice che sia l’espressione del movimento giovanile e si radichi nel territorio, abbinando i risultati sportivi alle buone premesse. Il guanto di sfida per la promozione in Serie B è lanciato…
Roberto Quartarone
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