Una bomba da tre sul finale di Salvo Gulinello permette al Gravina di ottenere il massimo risultato di una gara 1 non perfetta… Il Basket Club Paternò evidenzia i suoi limiti, ma rimane in gioco grazie ad Enrico Famà… La serie si sposta a Paternò, in ballo la promozione o il pareggio dei padroni di casa…
Di fronte ad un Pala Arcidiacono a cui forse mancava da un anno una cornice di pubblico ed un’atmosfera così stimolante, Sport Club Gravina e Basket Club Paternò hanno dato vita al primo atto dell’ultima serie del campionato di C regionale 2010/2011.
Un incontro indiscutibilmente sentito e durante il quale i pronostici si sono sprecati nel cercare di capire come, in vista dei colpi di scena che hanno caratterizzato la semifinali di entrambe le squadra, una delle due formazioni avrebbe potuto fare suoi i primi 40″ della serie.
Poteva esser un gioco da ragazzi per Gravina portarsi sull’ 1-0, ma i ragazzi di Carmelo Minnella hanno oltre modo faticato contro un Paternò, quello di Rocco De Luca che nonostante le evidenti carenze, ha dimostrato ancora una volta di saper vendere cara la pelle.
Non è un caso infatti che l’incontro sia stato determinata da un episodio, dal gesto tecnico di un giocatore di rilievo come Salvo Gulinello.
Alla palla a due partenza involuta e contratta per entrambe e squadre. Poco prima dello scoccare dei cinque minuti di gioco, il tabellone del palazzetto catanese segnava appena un parziale di 5-0 per Gravina firmato Gulinello e Sortino. Ad render meno monotoni i primi minuti è arrivata però la bella stoppata di Vetrano già a 4 minuti dal termine.
Paternò gioca male, troppo raramente trova il fondo della retina, ma il primo quarto si chiude sul 11-7, con gli ospiti “svegliati” dalla tripla di Castiglione a 1’35” dal termine della frazione.
Al secondo quarto Gravina scende in campo con Sortino, Cavazza, Barbera, Prudente e Verzì; Paternò schiera Rao, Castiglione, Famà, Duscio e Grasso. I padroni di casa scuotono un pò del torpore che li ha accompagnati sin’ora e con la tripla di Famà firmano addirittura il sorpasso sul 11-17. A metà del quarto Verzì, subito attento al primo impiego in campo, gioca di forza sull’esperto Maurizio Grasso e vince lo scontro con il centro paternese subendo fallo di sfondamento. Gli ospiti ne approfittano allungando ancora sul 11-15. Ad 1’40” però è Gravina a farsi nuovamente sotto, accorciando le distanza e rimontando sino al +1, 17-16. Ad 1’15” dalla fine è Duscio a mettere la freccia per il nuovo sorpasso del Paternò; Vetrano riazzera subito lo sforzo ospite ma è il capitano Davide Cavazza a breakkare in modo decisivo, con la tripla del 22-18.
Non basta la pausa lunga per veder in campo delle squadre maggiormente distese.
Le formazioni tornano in campo nuovamente contratte e non esprimeranno un bel gioco. Grasso apre subito con una tripla utile a riportare i suo al 26-25. Famà regala un nuovo sorpasso per Paternò e grazie all’ 1 su 2 di Verzì dalla lunetta, si giunge alla parità piena a 6 minuti circa dalla fine.
La bomba di Rao cambia nuovamente il punteggio sul 27-30. Vetrano mette lo zampino un parziale di 5-0 per Gravina.
La coppia arbitrale fischia antisportivo prima a Gulinello e poi fallo tecnico a Duscio, ma per i padroni di casa sfuma la possibilità di allungare ancora dopo lo 0 su 2 al tiro libero dello stesso Gulinello.
Gli ultimi minuti della terza frazione sono coincitati. Solo Famà guida Paternò, subisce fallo ma sbaglia i tiri liberi. Alla mancata occasione del compagno rimedia però Castiglione, che allo scadere, con l’ennesima tripla dell’incontro, stabilisce il nuovo sorpasso del Paternò con il punteggio di 35-36.
Fosse stato l’ultimo dei tre quarti di gioco, oggi parleremmo di una nuova impresa del Basket Club Paternò, ma la sorte, in questa gara 1 di finale, ha voluto che grazie allo stesso gesto tecnico fosse Gravina ad esultare per una nuova sudatissima vittoria.
I valori in campo delle due squadra, a causa dei molti errori, si sono equivalsi.
Paternò, come detto si è dimostrata ancora squadra dalla grande tenacia e capace d’impensierire anche le formazioni più tecniche. Gravina, a differenza del Gad Etna, è riuscita a non farsi sorprendere in casa. Mercoledì 18 maggio, quando si disputerà gara 2 al palazzetto comunale paternese, sapremo se questa sarà stata la differenza decisiva dell’intero anno.
Chiara Borzì