Il cammino delle catanesi nei play off. Semifinale

Paternò è inarrestabile. Battuto in gara 1 il Gad Etna… Gravina suda, ma Melilli non passa al Pala Arcidiacono…

Vive sulla propria pelle l’imprevedibilità dei play off il Gad Etna di Giuseppe Marchesano, che trova in gara 1 una sconfitta che fa storia due volte.
I catanesi hanno goduto sino a mercoledì di una imbattibilità durata cinque mesi e sono caduti per mano di una squadra, il Basket Club Paternò allenato da De Luca, che è riuscito nella doppia impresa di vendicare anche lo sgambetto subito in casa, durante la regolar season.

Aver visto in campo Paternò nella serie corsara contro Mia Messina forse avrebbe consegnato qualche certezza in meno ai gaddini, ma l’ennesimo exploit fuori casa dei paternesi, sostenuti al Pala Cus da ben 300 tifosi, rimane comunque una sorpresa.

Il divario tecnico e la differenza d’età all’interno dei due roster è notevole, ma la concretezza e l’esperienza dei bianco-rossi hanno compensato la tecnica e la freschezza della formazione in bianco-nero.

Una partita assolutamente intensa nelle prime due frazioni, in cui Gad e Paternò hanno spinto da subito il piede sull’accelleratore.
Tre minuti superlativi di Grasso hanno immediatamente proiettato in avanti gli ospiti, agevolati da un Gad peccatore nonostante la press tutto campo, d’aver lasciato troppo larghe le maglie della propria difesa.
Tra le fila di casa hanno risposto con orgoglio il capitano Di Masi e il prorompente argentino Scarpa, più volte vittorioso nel duello contro il meno agile Duscio. A dar però la decisiva sterzata utile a contenere le mancanze di un primo tempo non perfetto della capolista è stata la spettacolare concretezza di Roberto Saccà, autore delle giocate che hanno permesso alla sua squadra di chiudere comunque sul +4 rispetto agli avversari.

Alla riapertuta del secondo tempino stesso leit-motiv. Tra le due formazione è un infinito botta e risposta dall’arco dei 7,25 e dalla media, contornato da un agonismo che ha davvero reso interessante l’incontro, nonostante lo scarso contributo offerto dalle difese.

Sarà ancora negli ultimi 180 secondi di gioco che il parziale si deciderà.
Il turn over scelto da Marchesano non premia l’idea di dare una costruttiva chance al giovane quintetto Lo Faro, Andrea Saccà, Simone Basile, Enzo Santonocito, con il solo Massimiliano Porto ad innalzare il livello di esperienza.

Ottimo l’ingresso in campo del giovane lungo, autore di una palla recuperata ed una stoppata, ma sarà infine la guardia trentenne a realizzare una penetrazione che servirà solo ad accorciare le distanze da un Paternò dal gioco collaudato.

La seconda frazione si conclude sul punteggio di 46-49.

Il terzo quarto è il preludio al colpaccio ospite. L’intensità del gioco aumenta ulteriormente, insieme ad essa l’agonismo e con più frequenza, i falli. Le difese stentano ad affermarsi, ma a giovarsi di tutto questo sarà appunto la squadra di De Luca che inizierà a costruire un’ importante divario.

Merito del Paternò è stato affidarsi, per tutto l’arco dei 40″, ad un gioco corale e che ha offerto in modo alternato una soluzione a tutti i giocatori in campo. Il Gad si è invece affidato a spunti individuali che in fine non l’hanno premiato.

Le sconfitte fanno parte del gioco le delusioni fanno parte della crescita” ha affermato il giorno dopo coach Marchesano. “Come abbiamo sempre fatto ci riuniremo e discuteremo insieme per capire cosa non ha funzionato e cosa possiamo fare per riportare questa serie in pareggio.
Faccio i complimenti al Paternò per l’ottima prestazione e al loro caloroso e corretto pubblico. E’ sempre un piacere vedere tanta gente tifare e sperò che sabato si possa offrire lo stesso spettacolo ma ovviamente con un finale diverso..
“.
I ragazzi sono stati fantastici” ha detto dei suoi giocatori l’entusiasta coach De Luca. ” Per sabato le prospettive sono comunque uguali a quelle precedenti gara 1, loro restano i favoriti per l’accesso alla finale.
Hanno a disposizione più rotazioni da effettuare durante l’arco dell’incontro e questo alla lunga avrà il suo peso. Noi affronteremo la partita con la consapevolezza di quanto fatto sino ad ora e con la tranquillità di chi non ha nulla da perdere; se poi il risultato dovesse essere a noi favorevole, sarà naturalmente un motivo d’orgoglio per tutto il lavoro che abbiamo fatto in questi mesi.

La mia non e’ solo una squadra, ma rappresenta tutto un paese che si e’ stretto intorno a noi regalandoci così un tipo di successo che vale più di una partita vinta!”.

Suda non poco, ma porta comunque a casa la vittoria lo Sport Club Gravina nell’ormai storico spareggio con il Melilli di Gino Coppa.

E’ stata una partita durissima” ha commentato coach Minnella. Impossibile dargli torto se si da uno sguardo all’inopinabile 8-18 subito dalla sua squadra nel primo quarto.
In un match caratterizzato da un punteggio comunque basso, Gravina e Melilli si sono affrontate affidandosi a giocatori di riferimento come Salvo Gulinello e Francesco Messina. I due sono stati tra i pochi in doppia cifra nell’incontro, e per i catanesi “Guli” è stato la chiave per scardinare la resistenza messa in campo da Melilli ed aggiudicarsi gara 1.
Coach Minnella mette comunque in guardia i suoi: “Dobbiamo giocare meglio in attacco se vogliamo provare a vincere a Melilli e mantenere la stessa intensità difensiva. Nei play off ogni gara è una storia a se e l’approccio alla gara deve essere migliore rispetto a gara 1, perchè in trasferta alcune disattenzioni si pagano care“.

Appuntamento ora, per il trio catanese in semifinale, ali match di gara 2 in programma a Paternò e Melilli sabato 30 Aprile.

Chiara Borzì

(Un grazie particolare a Salvo Maugeri)