La miglior partita dell’anno per concentrazione e intensità non basta… Bagheria con ottime percentuali… Zugno e Bagnasco una spanna sopra nel secondo tempo… La presentazione dei protagonisti…
Cus Catania vs Pall. Bagheria 56-76
Questi i parziali: 16-25; 7-17; 15-20; 18-14.
Cus Catania: Arena 7, Ferrara 5, Pennisi 7, Signorello 2, Comis 10, Sigillo 4, Leonardi 4, Cannizzo ne, Gambino 1, Persano 16 e Ronza ne. All. Laudani-Malagò
Pall. Bagheria: Zugno 16, Bondi 6, La Rosa 6, Buttitta 12, Ducato 17, Galioto 2, Bonelli ne, Lo Sardo, Bagnasco 7, Barca 10, Etrusco e Casa. All. Aiello-Giambelluca
Catania 6 aprile 2011 – Con la migliore prestazione di stagione sotto il profilo della concentrazione e dell’intensità, il Cus saluta il campionato di Under 15 d’Eccellenza. Nella gara di ritorno dei quarti di playoff, i catanesi rendono tutt’altro che agevole alla Pallacanestro Bagheria il compito di portare a casa la qualificazione al turno successivo, sorprendendo pubblico e avversario. Sia pure senza che il risultato finale sia mai stato realmente in discussione, salvo che nelle battute iniziali, la capolista ha dovuto sudare a tratti le proverbiali sette camicie per tenere a bada la formazione catanese, sempre in grado di approfittare dei rari cali d’intensità dell’avversario. Una partita che i bagheresi si sono aggiudicati grazie soprattutto alle loro eccellenti percentuali di realizzo. Difficile da credersi ma se nella gara odierna i catanesi fossero riusciti a concretizzare la metà dei tiri da due punti effettuati, saremmo a parlare della prima sconfitta stagionale di Bagheria e dei pronostici per gara 3. Ma anche del miracolo di una squadra che risolve in una sola partita tutti i suoi mali di stagione!
Parte forte il match tra i quintetti base e per buona parte della prima frazione il risultato danza attorno alla parità, conseguenza del grande equilibrio in campo fatto di azioni rapide e ben finalizzate. Dopo 6’ di gara, ospiti decisamente più incisivi grazie all’efficace zone press che sorprende i catanesi e consente a Bagheria di recuperare i palloni utili a scavare il primo solco tra le squadre.
Il secondo tempino si presenta povero di centri e condotto a ritmi decisamente più blandi per quasi metà dei 10’ di gioco. E’ quanto occorre alle squadre per rifiatare dopo gli sforzi prodotti nel quarto di avvio. Sale di nuovo l’intensità d’ambo i lati attorno al quarto minuto. Il Cus si esprime su livelli pari ai quotati avversari ma finalizza decisamente meno rispetto a loro, ed è costretto a subire ancora un break quale conseguenza di qualche leggerezza difensiva ma, soprattutto, della vena realizzatrice degli ospiti, che colpendo spesso dalla media distanza portano a 19 le lunghezze di vantaggio a metà gara.
Dopo il meritato riposo, gli etnei sembrano non avere più nulla da spendere e calano le collaborazioni in casa Cus. Di contro gli ospiti in questa fase dialogano alla perfezione, con Zugno e Bagnasco una spanna sopra gli altri. Anche la fortuna sembra abbandonare i catanesi quando attorno al minuto 4 escono per infortunio, in rapida successione, Leonardi e Signorello. E’ il momento di Arena. Prende per mano la squadra ed il finale di quarto è tutto di marca rossazzurra.
I catanesi riescono a dare continuità al buon momento anche nell’ultimo periodo di gioco con un grande Comis a tutto campo. E’ il momento migliore del Cus che riesce ad accorciare fino a meno 15, recitando per qualche minuto l’inconsueto ruolo di prima della classe. Poi rinvengono gli ospiti che con una bomba di Bagnasco e un infallibile Zugno dalla lunetta ristabiliscono distanze e ruoli. Troppo tardi però per aggiudicarsi il parziale di frazione, meritato appannaggio dei locali, che con una tripla ed un centro da fuori di Pennisi chiudono il loro score di gara e di campionato.
Tanto si potrebbe aggiungere sul discontinuo rendimento stagionale del Cus ma a quest’età è più giusto parlare di saluti e non di rimpianti. Arena, classe da vendere, è stato troppo a lungo infortunato per fornire un apporto decisivo. Ferrara, senz’altro uno dei migliori ’97 del torneo, avrà ancora molte occasioni per stupire. Pennisi, oggi concreto come non mai, deve raggiungere un buon equilibrio per diventare “grande”. Signorello, carattere da vendere, in linea con la squadra non ha avuto la continuità necessaria per incidere sul rendimento globale. Comis, il più esplosivo del gruppo, potrà, affinando la tecnica, avere e dare grandi soddisfazioni. Sigillo, il miglior rimbalzista della squadra (12 in media), sarà l’incubo delle difese quando migliorerà il suo tiro. Leonardi, il miglior prospetto del gruppo, dovrà lavorare ancora tanto sull’autostima ma poi… Puleio, il capitano, la tanta voglia di far bene lo porterà a grandi risultati dentro e fuori il campo. Cannizzo, buone capacità fisiche e tecniche non gli saranno d’aiuto senza quel pizzico di sano agonismo che ancora non affiora. Gambino, forse la vera sorpresa del gruppo, un esempio di tenacia che gli consentirà di recuperare il gap dovuto al tardivo amore per il basket. Persano, il bomber della squadra e del torneo con oltre 25 punti di media, determinante fino a metà del girone di ritorno, rimane fondamentale fino alla fine e sarà devastante quando rinforzerà il suo fisico. Ronza, ovvero l’importante è partecipare, in media appena cinque minuti a partita e tanti “ne”, un osso duro per gli attaccanti e un esempio di attaccamento alla squadra oltre ogni immaginazione. Coach Malagò, un grande motivatore che saprà trarre il meglio da ognuno dei ragazzi. Sarà un dream team!
L’ultimo personale resoconto di stagione sul campionato under 15 non sarebbe completo se non contenesse anche l’augurio per i ragazzi che rappresenteranno la Sicilia al Trofeo delle Regioni dal 20 al 25 aprile in quel di Torino. Ben quattro su dodici erano oggi in campo al Palacus (Persano, Zugno, Bagnasco e Ducato) ed hanno dimostrato ampiamente di meritare la speciale convocazione, così come hanno fatto nel corso della stagione gli altri otto atleti che completeranno la pattuglia siciliana ed il loro giovane allenatore Dario Giambelluca. Certi del fatto che in mano loro l’onore isolano sarà salvo, siamo anche fiduciosi che la Pasqua torinese riserverà loro più di una lieta sorpresa.
G. Ronza