Ragusa torna in Serie B unica… Lazùr, il vento dell’est premia l’Odysseus… L’Elefantino, divario limitato contro il fanalino di coda… Rainbow, inizio con grinta, poi cambia tutto…
Sorride solo L’Elefantino, peraltro in una partita dal risultato prevedibile; questa nona e terzultima giornata di Serie B2 manda fuori dalla lotta per il sesto posto la Lazùr e riporta a terra la Rainbow, reduce dalla giornata di riposo. Intanto la Cestistica Ragusa torna in terza serie, a tre anni di distanza dalla rinuncia alla Serie B d’Eccellenza, e si definisce così l’ultimo verdetto della stagione. Tutte le altre scendono in Serie C.
La sfida tra l’Odysseus e la Lazùr è stata anticipata a venerdì. Non è bastata alla squadra di Gianni Catanzaro la presenza di Ileana Aleo, rimasta a Messina dopo un allenamento con la Rescifina e autrice di 26 punti: Gabriella Arigò e Ingrida Jonkutė hanno fatto la differenza, la prima da fuori, la seconda in area. Il vento dell’Est che spirava sotto canestro ha dato modo anche a Gecheva e Hristova di sfiorare la doppia cifra, ma non è stato abbastanza forte da permetter loro di limitare la pivot lituana, che alla fine ha superato il trentello. Le messinesi hanno vinto per 70-58, la Lazùr rischia di perdere anche il settimo posto.
L’Elefantino, infatti, ha dimostrato d’aver messo la crisi alle spalle e di poter concludere a ridosso della zona promozione: ha vinto per 64-57 contro il finalino di coda Lu.Ma.Ka. Il divario finale è limitato, le giovani reggine hanno anche condotto la partita in vantaggio. Le assenze di Rosanna Patara e Francesca Mazziotta però non sono giustificazioni: capitan Bruni torna in doppia cifra, l’altra sorella Mazziotta ne mette 18, Manuela Carbone 16. Le volenterose calabresi contengono il divario fino al -7 e si dovranno accontentare dell’ultimo posto in graduatoria.
Il rientro dalla pausa è invece durissimo per la Rainbow: le ragazzine terribili della Trogylos Priolo violano il PalaGalermo per 47-54 al termine di una partita intensa e in bilico fino a qualche secondo dal termine. Marzia Ferlito e compagne iniziano con una concentrazione e una grinta che si rispecchia nel punteggio positivo e nella confusione delle avversarie. Gli attacchi sono lucidi e veloci, la difesa abbastanza attenta, il buon pubblico apprezza e incita di conseguenza. Cambia tutto, però, a metà del secondo quarto: Cimellaro decide di sostituire il quintetto e una serie di errori banali spianano la strada alla rimonta e al netto sorpasso delle biancoverdi. L’unica che non molla pare Nisia Grosso, che ogni volta che viene chiamata in causa è lucida sia in attacco che in difesa (con almeno quattro palle recuperate). Per otto minuti nel terzo periodo la Rainbow s’accontenta di due punti segnati, una tripla della capitana tenta il risveglio, nel quarto periodo ritorna un po’ l’intensità e il divario si riduce a tre punti, ma troppi errori al tiro condannano le catanesi alla sconfitta finale.
Roberto Quartarone