Per la seconda giornata del campionato d’Eccellenza Under-15, la squadra di Laudani e Malagò è sconfitta in casa dagli orlandini… Intanto il Gravina vince a Trapani e rimane al quarto posto…
Cubs Catania-Milone 72-76
Cubs Catania: Ferrara 3, Pennisi 3, Signorello 18, Comis 2, Sigillo 5, Leonardi 5, Puleio, Cannizzo ne, Gambino 6, Persano 30, Santuccio ne e Sgroi ne. All. Laudani – Malagò
M. Milone C.d’Orlando: Anfuso, Rossi 8, Monastra 1, Galipò 22, Sica 18, Di Paola 9, Scurria 4 e Giuliano 14.
Parziali: 13-14; 21-12; 19-15; 19-35.
Catania, 23 gennaio 2011 – Complice l’ennesima prova nella quale carattere e voglia di vincere restano ben lontani dal rettangolo di gioco, il Cus di coach Malagò cade in casa con i paladini della Maurilio Milone. Sconfitta senz’altro pesante quella subita oggi dai catanesi contro una formazione scesa al Palacus senza troppe velleità, con un roster ai limiti del regolamento e senza allenatore. Un match che ha viaggiato a ritmi non troppo esaltanti per i primi due quarti, per accendersi nella seconda parte di gara, nella quale i padroni di casa prima si illudono di avere saldamente in mano il risultato e poi cedono di schianto nell’ultima e decisiva frazione, arrendendosi così agli orlandini, meritevoli, in mancanza d’altro, di schierare grinta e voglia di vincere, il “sesto uomo” in campo che i tra i cusini resta una chimera. Così accade che una squadra apparentemente venuta a Catania per onore di firma, porti via la posta in gioco grazie a tre quarti di contenimento e ad uno tutto cuore. C’è da chiedersi cosa succederà quando nelle prossime gare interne saranno di scena al Cus formazioni di tutt’altra caratura.
Primo quarto che vede una partenza alla camomilla: ci vogliono ben 4’ per assistere al primo centro dei catanesi e a metà frazione sul tabellone campeggia il risultato di 4-9, tutt’altro che esaltante. Cambia qualcosa nel finale di frazione con i padroni di casa che recuperano lo svantaggio e chiudono in sostanziale parità. Il secondo tempino vede un avvio più vivace sul piano agonistico, ma anche qui bisogna attendere 4’ per vedere un canestro. Poi la gara sembra decollare e, nonostante percentuali al tiro da brivido e l’incapacità di tenere lontano dalle plance un avversario che non ha certo nell’altezza media l’arma migliore, gli etnei pervengono al riposo con 8 lunghezze di vantaggio, frutto di qualche sprazzo di buon gioco e di maggiore freschezza atletica.
Dopo l’intervallo il momento migliore per il Cus. Un’efficace pressione a tutto campo sembra avere successo e consente di allungare fino a più 15. Capo d’Orlando vacilla ma non molla e sfrutta al meglio tutte le occasioni, compresi i tanti liberi conseguenza dei troppi falli di squadra dei locali. L’ultima frazione parte con il Cus avanti di 12 punti, un buon margine che tuttavia non autorizza a star tranquilli. Infatti è Capo d’Orlando che lentamente ma inesorabilmente rinviene, ristabilendo la parità a 4’ dal termine. In vantaggio psicologico gli orlandini tentano di assestare il colpo di grazia, ma il match prosegue punto a punto fino all’ultimo giro di lancette, quando gli ospiti riescono a sopravanzare gli etnei, capaci di dilapidare tutto il vantaggio e oltre. Una tripla per parte nel finale e un 3/4 degli ospiti dalla lunetta decretano la vittoria sofferta ma non immeritata dei paladini.
Tra i catanesi i soliti 30 punti di Persano, un ritrovato Signorello ed un Pennisi in crescita non bastano a compensare gli evidenti limiti caratteriali di tutta la squadra. Tra gli ospiti in buona evidenza il trio Galipò, Sica, Giuliano e tanta voglia di non mollare, argomenti che li premiano dall’inizio del torneo oltre le loro stesse aspettative.
G. Ronza
Comunicato Cus Catania Basket
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