La squadra dei coach Malagò e Laudani saluta il 2010 con una nuova sconfitta… Troppe distrazioni in una partita contro una Nova Virtus in gran forma
Nova Virtus Ragusa: Vacirca, Occhipinti 5, Jurato 5, Cutrera 6, Marinelli 10, Pace 25, Dimartino 1, Schininà 4, Terranova 4, Giunta (cap.) 4, Lena 2 e Scalone 9. All. Ceccato
Cus Catania: Ferrara 11, Pennisi, Signorello 2, Bellitti, Comis 4, Sigillo 9, Leonardi 2, Persano 27, Puleio (cap.) 4, Cannizzo ne, Bucolo e Ronza ne. All. Laudani – MalagòRagusa 19 dicembre 2010
Parziali: 32-18; 27-16; 8-13; 8-12.
Il Cus Catania chiude il 2010 con l’ennesima sconfitta, ancora una volta in trasferta.
Sconfitta pesante quella rimediata in terra iblea, non tanto per il risultato, ma perché maturata contro una diretta concorrente per l’accesso ai playoff. Un primo bilancio è dunque ora possibile, ma è tutt’altro che positivo. Ad una giornata dal giro di boa, infatti, la classifica vede il Cus a pari punti con Marsala ma, avendo perso lo scontro diretto, fuori dalla zona che conta della classifica. E’ il risultato di un buon ruolino di marcia (Marsala a parte) tra le mura amiche, che diventa disastroso lontano dal proprio parquet, con cinque sconfitte su altrettante trasferte. Emblematico l’esempio fornito dalla gara odierna del PalaPadua, nella quale i catanesi impiegano tutto il primo tempo per venire a capo del classico bandolo della matassa. Troppo tardi per aver ragione della Nova Virtus, formazione senz’altro ben organizzata e dotata di qualche buona individualità, ma non certo imbattibile.
Ancora una gara dai due volti, dunque. A ritmi tutt’altro che vertiginosi, sono i locali a fare la gara nel quarto di avvio, imponendosi a tutto campo con buona circolazione di palla e percentuali di realizzo prossime alla perfezione, che fruttano un vantaggio che arriva fino a 16 punti. Davvero troppo per un Cus abulico che in questa fase stenta non poco a contenere gli avversari, ricorrendo spesso al fallo. Nel secondo tempino sono ancora i locali a fare la gara, proseguendo nel buon gioco e nelle ottime percentuali. Gli ospiti, fin qui “non pervenuti”, subiscono a rimbalzo, in difesa e sbagliano spesso in fase di realizzazione, mettendo in mostra forse il peggior momento della stagione. La pausa lunga giunge come una manna per il Cus, che dopo l’intervallo torna, o meglio sarebbe dire entra, in campo finalmente deciso a giocare. Più che ardua l’impresa di rimontare per gli ospiti con un gap da smaltire che giunge fino a 30 lunghezze. Tuttavia va dato atto ai ragazzi di coach Malagò di averci provato. I locali adesso sembrano sorpresi dal gioco dei catanesi, tutt’altro che agevolati dalla direzione di gara. Il match diviene prima equilibrato e poi è decisamente il Cus a menare le danze, aggiudicandosi il terzo parziale, ma perdendo Ferrara nel finale per somma di falli. Nell’ultima parte di gara è ancora la formazione ospite a imporre il gioco, ma ci sono ancora 20 punti da rimontare. La difesa a zona dei catanesi insabbia le velleità offensive della Virtus e la panchina ragusana dovrà ricorrere a tutte le sospensioni a sua disposizione per studiare le opportune contromisure. Anche i locali si schierano a zona, ma gli ospiti arrivano fino a meno 10, prima di arrendersi. I personali accumulati nella prima parte dai catanesi mandano anzitempo in panca prima Comis e poi anche Sigillo, al quale si aggiunge Leonardi, out per infortunio. Quel che resta sul cronometro non fa registrare ulteriori scossoni e la Virtus può festeggiare il Natale con una vittoria.
Un pessimo Cus nella prima parte di gara contrapposto ad un’ottima Nova Virtus decidono le sorti della gara nei primi 20’ di gioco. Demerito ai catanesi per essersi ridestati troppo tardi, e merito ai ragazzi di coach Ceccato per essere riusciti ad abbassare i ritmi di gara nella seconda parte, non consentendo la rimonta ospite che avrebbe avuto del clamoroso e gestendo il risultato fino alla sirena. Un merito che ha avuto come diretta conseguenza che nella seconda parte le squadre hanno realizzato solo 41 punti sui 137 totali. Una vittoria solo minimamente offuscata da un arbitraggio vagamente casalingo, soprattutto nei momenti di maggior affanno e del quale i ragusani avrebbero senz’altro saputo fare a meno.
Il nuovo anno partirà subito in salita per i catanesi che ospiteranno nell’ultima giornata del girone d’andata la Mia Messina, squadra più che ostica con ambizioni di vittoria del torneo, alla quale il Cus dovrà opporre ben altro che il fattore campo.
Prima però ci sarà la pausa natalizia, quindi… buone feste a tutti gli appassionati lettori!
Adetto Stampa Cus Catania
G. Ronza