Rotto l’incanto nella provincia d’ Agrigento… Il Cus Catania U15 Eccellenza cede il passo alla Cestistica Licata… Cestistica Licata: Saito, Pintacrona 1, Rapidà, Lanzerotti 11, Lombardo Al. (cap.) 35, Di rosa 12, De Caro 12, Lombardo An. n.e., Consagra 13 e Miccichè.
All. Imbrò
Cus Catania: Ferrara 10, Pennisi 2, Signorello 9, Bellitti 3, Sigillo 6, Leonardi, Persano 22, Puleio (cap.) 2 e Ronza.
All. Marchesano – Malagò
Parziali: 16-11; 12-21; 30-10; 26-12.
Con una prestazione fatta più di ombre che di luci il Cus Catania interrompe la striscia positiva di buon gioco iniziata a metà novembre nel derby con lo Sport Club Gravina. Esce dunque sconfitta la squadra etnea, spezzando la tradizione favorevole legata alla città di Licata. A ben vedere, i cinque indisponibili tra le fila catanesi potrebbero essere una valida attenuante per chiunque, ma è altrove che i ragazzi di coach Malagò devono rivolgere lo sguardo per individuare le cause di una sconfitta più che meritata, almeno per quanto espresso nella seconda metà di gara. Un atteggiamento nemmeno lontano parente di quello mostrato nel recente passato, una difesa lenta e per nulla aggressiva e percentuali di realizzo ai minimi di stagione. Di converso i gialloblu locali, soprattutto nel secondo tempo, hanno ben giocato le loro carte con capitan Lombardo in testa, riscattando l’asfittica prima parte di gara che aveva regalato agli ospiti l’illusione di poter incrementare, nonostante tutto, la serie di risultati positivi. Con una difesa attenta Licata ha dunque imbrigliato la spuntata manovra offensiva ospite, affidandosi in attacco alla soluzione dalla lunga distanza (ben 5 le “bombe” messe a segno) ed alle incontrastate scorribande in area avversaria, che hanno prodotto un’infinità di tiri facili.
L’improvviso calo odierno delle temperature sembra caratterizzare il primo quarto, nel quale le compagini si affrontano a ritmi blandi, segnando poco in fasi di gara interrotte di frequente. Anche la seconda frazione vede un avvio non molto diverso, con Licata che allunga timidamente fino a più otto al 4° di gioco, momento nel quale il Cus si rende protagonista di una fiammata improvvisa. Un break micidiale consente così agli ospiti di passare da meno otto a più 5, alimentando effimere speranze. Il match si scalda e l’intensità di gioco finalmente si attesta su livelli più che accettabili fino alla pausa lunga, alla quale la formazione ospite perviene in vantaggio 32 – 28.
Dall’intervallo i locali rientrano con tutt’altra determinazione, mentre il Cus sembra aver esaurito le sue risorse nel secondo quarto. E’ la frazione peggiore dei catanesi, che appaiono frastornati e consentono agli avversari canestri più che facili senza riuscire a limitare il passivo con attacchi efficaci, per un parziale che lascia poco spazio ad interpretazioni. Nell’ultimo quarto il registro non cambia. Etnei che non trovano la scossa per recuperare e la Cestistica che, di contro, continua ad esprimere buone e sempre poco contrastate trame offensive, scavando un solco che a 2’30” dal termine diviene incolmabile. Padroni ormai del risultato, i locali abbassano opportunamente i ritmi ed le panchine hanno l’opportunità di andare a referto in quel che resta fino all’ultima sirena.
Una sconfitta per gli etnei che assume le proporzioni di una disfatta, ma che tuttavia non rende giustizia ai reali equilibri tra i due roster, cenerentole della passata stagione di under 15 d’eccellenza. Innegabili, infatti, i progressi dei licatesi, ma non meno evidenti quelli degli etnei, incappati oggi nella più classica delle brutte giornate. Un piccolo bagno d’umiltà per chi credeva di aver compiuto un balzo decisivo in avanti e un’esperienza dalla quale ripartire, ma senza dimenticare.
Domenica prossima, tra le mura amiche, il Cus ospiterà il fanalino di coda Basket Trapani. Un impegno da onorare, ma non sottovalutare. Licata docet!
Adetto stampa Cus Catania
G. Ronza