La Master parte in maniera brillante nonostante qualche pallone perso di troppo che accende i contropiedisti catanesi. L’avvio di Bonanno e D’Amico pare propizio: i loro 1c1 mettono in difficoltà la difesa ospite e l’ala pivot palermitano è un fattore anche nell’altra metà campo con rimbalzi, stoppate e recuperi. Grimaldi però sfrutta con la sua garra ogni centimetro lasciatogli dalla difesa rosanero permettendo al Cus di impattare in chiusura di quarto.
Il secondo quarto si apre sull’asse Ducato-Bonanno, con il play bagherese che serve il lungo con un pregevole assist dietro la schiena in contropiede. La Master vola sulle ali dell’entusiasmo, raggiungendo il 28-24 al 13′. Catania affida le chiavi dell’attacco al talentuoso Arcidiacono ed al play Conticello. Gli etnei sono un gruppo che si conosce a menadito con equilibri già definiti, così non si scompongono ed effettuano un immediato “aggancio e sorpasso”. Dalla panchina palermitana esce un positivissimo Enrico Conti, il lungo prende diverse iniziative senza alcun timore reverenziale, svolgendo anche un ruolo da intimidatore in difesa. Il solito Grimaldi però è un vero “tir”: 18 punti in 20′ per il tuttofare in maglia blu.
Il terzo quarto è quello decisivo con i padroni di casa che sembrano perdere ogni energia mentale necessaria per avere il controllo della partita. In attacco Bonanno tira ogni pallone che gli capiti in mano e anche i compagni non brillano per lucidità, producendo diversi palloni persi e sbagliando tiri a bassa percentuale di realizzazione. La difesa intensa di Catania fa il resto, la Master segna un punti nei primi 5′ ed il punteggio recita 43-59 al 28′.
Il tempo per recuperare il gap ci sarebbe, ma la superiore qualità dei giocatori catanesi si palesa nelle pregevoli letture offensive che premiano un po’ tutti gli effettivi a referto (sette uomini oltre quota 8 punti segnati). Coach Mormino non ritrova il bandolo della matassa e si deve accontentare del discreto impatto, soprattutto difensivo, di Lio e Giuga, oltre alla buona notizia della ottima prestazione di Conti. La Master può recriminare in parte sui tanti canestri facili sbagliati, ma il percorso per costruire una squadra con un proprio equilibrio è irrimediabilmente lunga. D’altronde coach Mormino lo aveva detto in occasione della presentazione della squadra: “Il girone d’andata servirà a far esperienza e imparare a conoscerci ed a conoscere il campionato”. Ipse dixit. Catania invece si gode un gruppo coltivato negli anni, con alcune individualità che nel giro di pochi anni potrebbero approdare in campionati nazionali, fra gli altri segnaliamo Arcidiacono, Elia e Martello.
Master Palermo – Cus Catania 65-92
Master: Barca 6, Lio 1, Paternò 4, Giuga 2, Giocondo, Zaffiro, Conti 9, Ducato 2, Bonanno 29, Cacciatore 1, D’Amico 7, Rossitto. All. Mormino – Giocondo.
Catania: Conticello 9, Martello 8, Arcidiacono 12, Accetta 8, Calà 3, Elia 8, Abramo 6, Grimaldi 29, Arrabito, Licciardello 8. All. Russo.
Parziali: 21-21, 42-44, 47-64.
Carlo Passarello
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