A Dil./B – Trapani: tutta la verità sul “caso Benedetto”

Un giorno di ordinaria follia ovvero la cronaca di una vittoria guastata dal teatrino mediatico messo su da Benedetto, attore nella richiesta di precise garanzie e la società Basket Trapani, convenuto. Accade di tutto nella settimana appena trascorsa. Sabato mattina un laconico e evangelisti_marco_trapani_001sospetto comunicato dell’ufficio stampa annuncia motivi familiari che costringono Benedetto al forfait in occasione della delicatissima sfida di Ostuni. Motivi gravi, non si spiega altrimenti la scelta di lasciare la squadra al proprio destino. Il Trapani vince la partita contro i pugliesi con una prova sontuosa di Guarino, peraltro acciaccato e riceve un sostanzioso contributo dalle seconde linee con uno strepitoso Mollura, prodotto del locale vivaio ed eroe in terra straniera.
Vittoria inaspettata ma dal retrogusto amaro. Mentre infatti Ortenzi e Priulla hanno il merito di avere condotto la squadra alla vittoria dando prova di competenza e professionalità, Benedetto è a casa ad applaudire le gesta dei suoi due delfini ma anche a rimurginare sul progetto Trapani. E in famiglia è fortunatamente tutto a posto, stanno tutti bene. Proprio così. Nessun problema familiare come il comunicato di cui sopra aveva sentenziato. La verità è un’altra. E come viene fuori la verità? Con un altro comunicato: “In merito all’assenza del coach Giovanni Benedetto nella gara esterna di Ostuni di domenica scorsa, lo stesso Benedetto fa sapere che intende chiedere alla proprietà del Basket Trapani un incontro nel quale si chiarisca in modo inequivocabile se possano essere risolte alcune problematiche interne al sodalizio, per rilanciare così il progetto. Pertanto, risolti i problemi familiari, il coach del Basket Trapani farà ritorno in sede solo successivamente al suddetto incontro. Intanto, Benedetto ringrazia i giocatori, i collaboratori dello staff tecnico e i collaboratori della società per lo sforzo profuso e per la vittoria ottenuta in Puglia”. Si parla ancora di problemi familiari da risolvere ma è ovvio che si tratta della ricerca di un trait d’union con il vecchio comunicato.
Il fatto è un altro: Benedetto non è andato ad Ostuni perché non ha sufficienti garanzie sul progetto basket a Trapani. Economiche (ancora stipendi arretrati) ma anche di natura tecnica. Un polverone che fortunatamente è rientrato nelle ore successive, giusto incontro chiarificatore con la proprietà, con i Massinelli. E, ripetiamo fortunatamente per i tifosi in ansia, Benedetto dopo l’incontro ha deciso di continuare il rapporto con il Basket Trapani, così recita un nuovo comunicato del solerte addetto stampa Tartamella. In sostanza la posizione del coach, come se non ci siano abbastanza problemi, è stata in “bilico”, messa in discussione da se stesso. Del resto, c’erano motivi a sufficienza per supporre l’allontanamento dell’allenatore dopo la diserzione pugliese. Con la scelta della linea dura i Massinelli avrebbero avuto quasi le carte in regola per l’esonero ma a fendere il colpo di bacchetta magica è stato proprio Benedetto che si è fatto portavoce di tutti i problemi economici e tecnici della squadra rischiando per tutti e “martirizzando” la propria posizione. Un uomo con gli attributi che Trapani ha rischiato di perdere. Per fortuna ha prevalso il buon senso, nell’attesa dell’acclarata progettualità.
(nella foto Marco Evangelisti, guardia del Basket Trapani. Fonte: www.iltrapanibasket.it)
Fabrizio Gianquinto

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