Dabliu Palermo contro tutti: una missiva infuocata

Scoppia il caso “Dabliu Palermo”, la società palermitana che lo scorso anno ha vinto il campionato di C femminile aveva rinunciato in estate a disputare la B Regionale per problemi economici e logistici. Infatti la palestra di riferimento del sodalizio è rimasta chiusa ben quattro anni, riaprendo solo da poche settimane. La Dabliu aveva poi chiesto l’ammissione al campionato di serie C, anche se un giorno dopo la scadenza dei termini. Da un punto di vista strettamente regolamentare dunque ineccepibile la decisione del Comitato Regionale, che non ha accettato la domanda né ha riaperto i termini di iscrizione, come fatto – invero – per quasi tutti gli altri campionati regionali. Riportiamo alcuni stralci della mail mandata direttamente al numero 1 della FIP Dino Meneghin da parte del presidente del sodalizio palermitano, Sabrina Rivera.

 

INCIPIT. Egr. Presidente Meneghin, desidero rappresentarLe, con sommo rammarico, che oggi la l’A.S.D. Dabliu Basket Palermo è stata informata che non potrà essere iscritta al campionato regionale di serie “C” femminile siciliano perché ha ottemperato in modo tardivo alla formulazione della relativa istanza. La Società harescifina_antonio_001.jpg infatti provveduto ad inviare il fax al Comitato Regionale Sicilia in data 7 ottobre quando la scadenza ultima definita dalla F.I.P. siciliana era fissata per il 6 u.s. […] Caro Presidente, OGGI VINCE LA LEGALITA’! Pazienza se una Società viene privata dalla possibilità di essere inserita tra le formazioni che partecipano ad un campionato a “libera iscrizione”.

RISPETTO DELLE REGOLE E CRISI DEL BASKET FEMMINILE. Se è vero che il regolamento è stato rispettato va però anche considerato il peso specifico che questa scelta ha sul basket femminile palermitano: due anni fa erano sette le squadre femminili che giocavano in tornei senior, in questa stagione sono solamente due. Pazienza se la l’A.S.D. Dabliu Basket, nonostante la chiusura per interminabili lavori di manutenzione (4 anni) del solo impianto che il Comune di Palermo ha messo a disposizione per la pallacanestro nella borgata palermitana dove la stessa opera, è riuscita fino ad ieri a sopravvivere, pagando però con un drastico ridimensionamento degli investimenti nell’attività giovanile e rinunciando ai campionati senior superiori, ai quali si era guadagnata l’ammissione sul campo. Pazienza se la causa dell’inaccettabile ritardo è legata proprio all’indisponibilità (protrattasi fino ad oltre il termine ultimo deciso dalla FIP per l’iscrizione della squadra) di un impianto da utilizzare per gli allenamenti e le partite, in quanto la gestione degli stessi, in mano agli uffici comunali preposti, è fatta in modo insensato anche a causa della latitanza di chi dovrebbe rappresentare e sostenere i bisogni di “tutte” le società affiliate nelle sedi opportune.

RIAPERTURA TERMINI. In effetti per quasi tutti gli altri campionati regionali i termini di iscrizione erano stati riaperti, questo sottolinea la Dabliu nella persona del suo presidente. Il Comitato Regionale Sicilia, soprattutto nella persona del Suo Presidente Rescifina, è di assoluta memoria corta infatti non devo essere io a ricordare al Presidente che quest’anno a scadenze chiuse, ha riaperto i termini praticamente per tutti i Campionati, dalla C/Regionale alla D/Regionale ai Campionati giovanili d’Eccellenza sino alla Promozione maschile in alcune province come Trapani e Palermo (basti vedere le Delibere del Consiglio Direttivo Regionale). Mi chiedo quindi come mai, due pesi e due misure?

SOLO NOVE SQUADRE? Pare che due società ammesse alla C femminile abbiano rinunciato a disputare il torneo a causa della creazione di un girone unico e non di due raggruppamenti che avrebbero ammortizzato i costi, questo dice la sig.ra Rivera. Sono peraltro a conoscenza che altre due società di basket femminile siciliane (Agrigento e Piazza Armerina) hanno ritirato le loro formazioni, dopo essersi precedentemente iscritte alla stessa serie “C”, in quanto avevano consigliato di comporre due gironi (Sicilia orientale e occidentale), soluzione che avrebbe avrebbe consentito di ammortizzato i costi, ma i gerarchi che governano la pallacanestro siciliana hanno preferito fare un girone unico e rinunciare a ben tre squadre.

RESCIFINA E I COSTI. La missiva riporta pure una conversazione avuta con il presidente del Comitato Antonio Rescifina: Ebbene, investito di questa problematica il nostro attuale Presidente Regionale, “tanto sensibile” al rilancio della attività dell’isola dopo anni di cattiva amministrazione, ha dapprima mostrato telefonicamente interesse e disponibilità a valutare positivamente l’istanza (inviata opportunamente alla sua e-mail ufficiale), rinviando però un pronunciamento alla consultazione dei suoi Consiglieri. Dopo alcuni giorni e successivamente alla frettolosa diramazione del calendario provvisorio ha risposto (ancora telefonicamente) che non avendo la facoltà di decidere “autonomamente” era impossibilito a soddisfare la nostra richiesta e che altri sodalizi (di cui non poteva fare menzione) erano contrari alla nostra iscrizione perché avrebbero dovuto affrontare trasferte più impegnative.

STORIA DELLA DABLIU. La Dabliu è fra le più importanti società nell’orizzonte cestistico della città oltre che riferimento in un’area socialmente problematica. E chi è che perde? Perde soltanto l’A.S.D. Dabliu Basket Palermo? Perde forse la pallacanestro femminile di questo capoluogo, che vede sparire dal palcoscenico una società che in passato ha visto tra le proprie fila (seppur sotto la denominazione di Roller Palermo) ragazze indigene che hanno poi vestito i colori azzurri della Nazionale (Stefania Paterna) o quelle di compagini di serie “A1” (Nancy Scozzari)? Perde il quartiere, dove non esistono altre realtà che investono sui ragazzi del territorio, invece di sfruttare come una sorta di colonizzatori le strutture che si trovano lì ubicate per la loro l’attività che impegna quasi esclusivamente i ragazzi della Palermo bene?

PESANTE ATTACCO ALLA FIP SICILIA. La “filippica” rivolta ai vertici del Comitato è davvero pesante. Avevamo sperato in un vento di novità e trasparenza, ma purtroppo la deludente verità è che non è cambiato assolutamente nulla, anzi si, ma in peggio: comandano sempre coloro i quali sono al “potere”. Mi hanno fatto sentire un “delinquente” quando invece nessuno dice nulla ma i veri incapaci sono loro, il Presidente Regionale Rescifina e i suoi Soci. […] Credo che oggi, invece di preoccuparsi di spendere i soldi che le società sostengono per appartenere alla Federazione ristrutturando i lussuosi locali della FIP di Palermo (per i quali continuiamo a pagare un affitto insensato), bisognerebbe sentirsi investiti maggiormente della responsabilità verso il ruolo e le funzioni istituzionali per i quali si è stati eletti nei confronti di tutte le componenti societarie presenti nel territorio, anche di quelle che non si ritiene vicine. Quali sono gli interessi? Quali sono le motivazioni, forse personali? Forse perché la Società che rappresento, alle ultime elezioni regionali, non ha votato per questo sodalizio, forse per questo motivo siamo antipatici a qualcuno?

MUSUMECI E IL CONFLITTO D’INTERESSE. Duro attacco anche al delegato provinciale – scelto nei mesi scorsi da tutte le società palermitane, accusato di non aver svolto il proprio compito e di aver fatto unicamente gli interessi della propria società. Non intendiamo d’altra parte esimerci dal menzionare in modo particolare il Delegato Provinciale di Palermo Piero Musumeci, per l’impegno fin adesso NON profuso nel rappresentare i bisogni della comunità cestistica del capoluogo siciliano alle autorità competenti, forse per paura di essere anche lui defenestrato dal proprio incarico o forse perché rivestendo tra l’altro il ruolo di dirigente del NPP Palermo da un’eventuale nostra scomparsa avrebbe un evidente beneficio? Per essere più chiari, l’NPP è una delle società che, a causa della carenza d’impianti disponibili, da quest’anno si è riversata nel impianto alla periferia della città che è tradizionalmente la nostra sede, per svolgere la propria remunerativa attività giovanile.

RICHIESTA A MENEGHIN. Infine la presidentessa Rivera chiede a Dino Meneghin una “intercessione” presso il Comitato Regionale per far si che la Dabliu possa partecipare al campionato di C femminile. Presidente, so bene che la competenza sulla vicenda è del Comitato Regionale e non Sua ma non vi è peggior sordo di chi non vuol sentire, La prego di intercedere con chi di dovere al fine di evitare ad una Società di fare Basket. Nell’eventualità di ammissione al campionato di cui siamo detentori del titolo, non verrebbero violati i diritti acquisiti di nessuno credo che sia questa la cosa più importante.

 

Le pagine di RealBasket Sicilia sono aperte agli interessati che volessero replicare alle accuse rivolte dal sodalizio palermitano. Basta mandare una mail a redazione@realbasketsicilia.it

 

(nella foto il presidente del Comitato Regionale Antonio Rescifina, Pino Paliaga Photo)

 

 

Redazione RealBasket Sicilia

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