Dopo cinque anni si lascia il campionato nazionale… Cimellaro l’allenatore… Finisce la collaborazione con la Lazùr… Il settore giovanile… Un’esperienza comunque positiva…
ALLENATORE. Il nuovo allenatore della Rainbow, Sergio Cimellaro, già in sella due stagioni fa [Basket Catanese]. |
Una rivoluzione si sta compiendo nel settore femminile di Catania: ad una decina di giorni dalla chiusura delle iscrizioni alla Serie B d’Eccellenza, il presidente della Rainbow Fabio Ferlito ci spiega quali novità aspettano il basket rosa etneo: «Dopo un anno di collaborazione con la Lazùr, che ha lasciato il segno con aspetti positivi e negativi, abbiamo deciso consensualmente di procedere in autonomia». Si chiude così l’esperienza della “Liga Basket”, che nel campionato appena chiuso ha portato all’esordio in B d’Eccellenza di tante ragazze già impiegate con profitto in B regionale e all’inserimento in nel campionato regionale di varie giovani che hanno trovato la loro prima opportunità.
Non è l’unica novità: «Attendiamo ancora la ratifica della Federazione – prosegue Ferlito –, ma è praticamente certo che la prima squadra farà la Serie B regionale e, insieme all’Under-17, sarà allenata da Sergio Cimellaro. In questo modo, le giovani saranno coinvolte attivamente dalla prima squadra e lavoreranno in maniera univoca». La Rainbow fa quindi un passo indietro e riparte da dove, nel 2004-’05, era iniziato il ciclo della nuova società, dopo la cessione del titolo di A2. Per Catania è un passo indietro che riporta il basket femminile di vertice al 1982-’83, quando la MDM di Pippo Famoso e Giacomo Vitale vinse la Serie C, ma è probabilmente l’unica soluzione possibile per poter continuare a giocare. I costi sono altissimi, gli sponsor non ci sono, per di più la formula di quest’anno sembra invogliare a rinunciare ad un campionato dispendioso e senza sbocchi come la B d’Eccellenza: appena due promozioni in A2, 68 promozioni dalla B regionale. Tanto vale aspettare la B unica, che verrà varata nel 2011-’12.
La scelta è anche fondamentale per concentrarsi sempre di più nel settore giovanile, bisognoso di una spinta maggiore per dare la possibilità ad altre ragazze di avvicinarsi a questo sport: «Oltre all’impegno nell’Under-17, continuiamo a sviluppare il settore giovanile: Pippo Famoso sarà il responsabile, le Under-13, 14 e 15 continueranno nella loro crescita. Ancora non è stato definito del tutto l’organico, ma le “anziane” rimarranno a formare l’ossatura del gruppo. Gambino, Ferlito, Indorato, Messina, Borzì e le nostre giovani faranno sicuramente parte della squadra. Presto ci saranno delle ulteriori novità…»
Rainbow, le ultime stagioni | |||
2004-’05 | 1° | promossa | B reg |
2005-’06 | 6° | playoff | B Ecc. |
2006-’07 | 7° | playoff | B Ecc. |
2007-’08 | 8° | P.Promoz. | B Ecc. |
2008-’09 | 8° | P.Prom., playoff | B Ecc. |
2009-’10 | 2° | P.Retroc. | B Ecc. |
Si va verso una Serie B siculo-calabra con tre catanesi al via: Rainbow, Lazùr e L’Elefantino. Si spera che queste tre squadre innalzino il tasso tecnico dell’intera categoria e possano ambire da subito all’ingresso nella Serie B unica, in attesa che le forze del settore giovanile possano dare un contributo determinante in prima squadra (e tre-quattro ragazze sembrano attese da un roseo avvenire) e che, magari, gli sponsor si avvicinino per sostenere i presidenti.
Al di là delle necessarie riflessioni sul futuro e le considerazioni a posteriori non bisogna cadere nell’errore di rendere rilevanti solo gli aspetti negativi di quest’anno, comunque già pronto per essere lasciato alle spalle. Oltre i sempre importanti “piani alti”, hanno avuto una grande importanza nell’ormai sfumato progetto di fusione un vasto gruppo di ragazze vissute anni per anni in una mal celata intolleranza reciproca, ma che quest’anno sono riuscite a convivere positivamente grazie alla consapevolezza che la pallacanestro è l’unico collante che può far superare davvero tutto.
Nella stagione che verrà, tra Rainbow e Lazùr ci sarà solo una casacca diversa da vestire che mai annullerà il rispetto e la stima creatosi in questo difficile anno insieme: e ciò non deve essere assolutamente dimenticato. È proprio questo l’unico elemento che può rendere conto di come non siano solo i miracoli in campo ed i buoni piazzamenti a fare di un stagione agonistica un’annata positiva.
Chiara Borzì e Roberto Quartarone
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