Il Basket Ball Camp dell’Etna di Gerry Liguori… 110 cestisti partecipanti, tra tornei, allenamenti e gite… Coppa, Gebbia, Genovese e Foti tra gli istruttori… Motta va a Teramo…
PALAZZETTO. Molti dei ragazzi partecipanti aspettano il loro turno sulle tribune del palazzetto [Basket Catanese]. |
Belpasso, un pomeriggio estivo come tanti. Quassù, l’afa non arriva, sotto gli alberi c’è pure fresco. E nel palazzetto di contrada Timpamagna si sta più che bene. Si sente la musica, poi un fischio e qualcuno che parla ad alta voce: entriamo ed ecco tutti i ragazzi del Basket Ball Camp dell’Etna, con pallone in mano e completino. Si stanno giocando le finali del torneo che ha visto i 110 piccoli cestisti all’opera nel corso della scorsa settimana, tra una lezione di perfezionamento e un allenamento, tra un pranzo dai sapori tipici e una gita all’acquapark.
È il periodo dei camp; niente a che fare con i campeggi, solo una settimana di lavoro intensivo per i giovani cestisti che durante le vacanze preferiscono la palla a spicchi ai tamburelli sul bagnasciuga. A quello organizzato da Gerardo Liguori (anima dell’Azzurra Basket) partecipano i ragazzi tra i 6 e i 19 anni e da sette anni a questa parte è diventato l’evento di riferimento nel primo scorcio dell’estate cestistica etnea. Una peculiarità è l’ampiezza del raggio d’azione: il camp si svolge tra Belpasso, Ragalna e Nicolosi, usufruendo delle strutture dei tre comuni etnei
«È un periodo di crisi – spiega Gerry Liguori –, tutti i camp hanno avuto un calo nel numero degli iscritti, noi invece abbiamo avuto qualche partecipante in più, anche da Salerno e Trapani. È andato tutto molto bene, i ragazzi si sono divertiti. Sono stati seguiti da uno staff preparato che contava, tra gli altri, Santino Coppa, Ninni Gebbia, Giacomo Genovese e Peppe Foti, e da dimostratori come Bonfiglio e Fevola che li hanno fatti divertire».
Non c’è stato solo basket. «Siamo andati all’acquapark di Belpasso – prosegue l’organizzatore, originario di Napoli ma siciliano d’adozione – e inoltre siamo convenzionati con ristoranti che offrono dei prodotti tipici. E poi i ragazzi sono entusiasmati con il Music basket di Massimo Antonelli». Una settimana di svago e lavoro duro, quindi, che alla fine dovrebbe aver aumentato il loro livello tecnico. «I ragazzi partono con una base medio-alta – spiega Genovese, nuovo allenatore della Virtus Trapani –, come del resto negli anni passati, e ovviamente una settimana di questo tipo serve al loro raffinamento».
Dopo le finali, sabato 10 sono stati premiati tutti i vincitori. Probabilmente, il più entusiasta di tutti è Federico Motta, 190 cm a soli 13 anni, atleta dell’Azzurra che è stato scelto dallo staff tecnico per essere ospitato e visionato per tre giorni del Teramo Basket; il campano Francesco Chirichella, di Agropoli, è stato invece nominato miglior atleta del camp. Mentre il premio simpatia va all’agropolese Vincenzo Ruggiero, una menzione speciale è per il giovanissimo Salvo Mirenna: è lui il più piccolo camperino dell’anno!
Roberto Quartarone
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