Intervista alla giovanissima Ludovica, promessa della Rainbow… La ricetta di un successo, che si può compiere attraverso una tutt’altro che facile convocazione tra le 12 per l’Europeo U20…
DIFESA. Una delle prime partite disputate da Ludovica Chimenz con la maglia della Rainbow [Basket Catanese]. |
||||||||||||
LA SCHEDA. Ludovica Chimenz. Pivot, Messina 1990. |
||||||||||||
|
Tante stelle sono passata dalla corte cestistica del Presidente Fabio Ferlito, ma forse Ludovica Chimenz è stata quella più grande tra le giovani. Non è un azzardo un’affermazione simile perché raramente si trova una 1990 così dotata cestisticamente. Una giocatrice poliedrica, cresciuta a Napoli tra le fila della Gymnasium, dove è arrivata giovanissima e che giunge a Catania neanche maggiorenne.
Ludovica abbandona la città partenopea dopo tre anni in cui ha lavorato duramente per acquisire tutte quelle caratteristiche che le permettono tutt’oggi di distinguersi in campo, e torna in Sicilia ma non a Messina la sua città, bensì a Catania, destinazione Rainbow. La giovane messinese viene infatti scelta per rientrare nell’ambizioso progetto di promozione in A2 voluto per la stagione 2008/2009 dal presidente Ferlito, e ne ha tutte le credenziali. È affiancata a giocatrici come Elena Fabbri, Simone Adorni, Lucia Cabbibbo e Antonella Felice, ma la presenza di tanti riferimenti non le ha certo impedito di mostrare il suo peso in campo nonostante i soli 17anni con cui si è presentata nella città dell’elefante. L’uscita nella semifinale di play off contro la poi promossa Ragusa archivia una stagione per lei comunque positiva, ma sfortunata per il gruppo.
Per l’anno che successivo le aspettative e gli obiettivi vengono rivisti, ma la permanenza di Ludovica a Catania le prospetta la possibilità di divenire nella nuova “Lazur-Rainbow” un punto di riferimento insieme all’eterna Marzia Ferlito, la new entry Marisabel SantaBarbara, la determinata Silvia Gambino e la ventata di novità giunte dalla fusione. Una stagione da protagonista era quindi l’idea verso cui tutti i pensieri convergevano, ma il 12 ottobre giunge la smentita. Dopo poche partite arriva per la giovane promessa la rottura del crociato sinistro.
SALTO A DUE. Il salto a due della partita dei play-off contro Ragusa: salta Ludovica [Basket Catanese]. |
L’infortunio è grave, la stagione quanto mai compromessa, ed è la stessa Chimenz che non nasconde il suo rammarico affermando: «Speravo che quest’annata potesse rappresentare una sorta di periodo di transizione verso una mia possibile affermazione nei campionati superiori. Sarei stata pronta ad assumermi tutte le responsabilità che avrebbe comportato essere la giovane di turno ormai non più sorretta dal “peso specifico” di formidabili compagne come quelle avute lo scorso anno».
Ma che il treno passi una volta sola non è detto sempre. Subita l’operazione, sostenuta dal dott. Lelli a Bologna il 19 novembre, Ludovica torna a Catania per ricominciare la riabilitazione in palestra con l’aiuto del prof. Guerrera e in acqua seguita dal fisioterapista dott. Farinella. Nonostante il corretto lavoro di recupero la giocatrice non riesce a calcare il parquet neanche per l’ultima partita della post season, tuttavia continua ad allenarsi ritrovando finalmente la forma fisica.
Frequentemente si reca a Messina dove coach Nino Molino ha organizzato una serie di allenamenti di “monitoraggio” che si spostano anche nella provincia etnea. Il lavoro sodo svolto e la voglia vistosa di voler recuperare il tempo perduto convince appunto Molino, che insieme a Lorenzo Servanti sarà la guida delle giovani ragazze italiane under 20 in Letonia: Ludovica Chimenz viene convocata per il raduno del 6 giungo a Pesaro!
ULTIMA. L’ultima partita ufficiale disputata da Ludovica, contro la Carpedil Battipaglia [Basket Catanese]. |
«È stata una convocazione inaspettata, forse la più difficile viste la sfortuna di questa stagione, ma anche per questo ne sono contentissima! L’operazione risale ad appena sei mesi fa e non pensavo di poter arrivare a questo traguardo in così poco tempo! Sarà obiettivamente difficile rientrare tra le dodici – continua Ludovica – scelta che sarà fatta dopo il raduno di Caorle, ma essere già tra le venti è una grossa felicità per me! Non nascondo ancora d’esser felice di poter lavorare per questo lungo mese di preparazione con una persona a cui sono molto legata, parlo di Marcella Barlassina, messinese come me ma soprattutto giocatrice con cui da più giovane ho iniziato il mio percorso cestistico fuori dalla città».
Come si fa a ribaltare la sorte di una stagione che in prospettiva può sembrare solo negativa? Da oggi una risposta può darcela questa giovane messinese che ancora ha davvero tanta, ma tanta strada davanti nella pallacanestro. Tanti auguri ed altrettanti in bocca a lupo a Ludovica, nella speranza che possa mettere una grossa ciliegina sulla torta a questa scalata nel tornare la grande giocatrice qual è, e non solo un elemento fondamentale della Rainbow Catania e (incrociamo le dita con lei) della Nazionale.
Chiara Borzì