Virauto, la semifinale è Reale

Play off di basket: in B dilettanti Catania con la claque si spara la migliore partita dell’anno a Reggio Calabria e passa il turno. Decisivo l’argentino. Avanti anche Patti: per Cavalieri 23 punti + 8 (di sutura)

Il bello e il brutto del basket siciliano.

REALE (Catania, B dilettanti) – Il giocatore più elegante della serie B lo nominiamo nell’occasione in cui i compagni non lo lasciano solo a far canestro col suo tiro in frac. Di fronte al classico “win or go home” in una serie di play off, Catania wins a Reggio Calabria con un’abbagliante sicurezza da trasferta mai esibita in una stagione soffertissima. Gara 3 non esiste più dal 17-0 del secondo quarto. Oltre a Max (15 punti e 8 rimbalzi), ottimi Gambolati (16 e 8), Confente (19 con 5/11 da tre) e la difesa: i 39 punti concessi nei primi tre quarti dovranno far riflettere Bisceglie nel prossimo turno tanto quanto il possibile rientro di Trevisan.
BUCCI E MOCAVERO (Barcellona, A dilettanti) – Bucci con 28 punti, 4/5 da tre, 10/15 totale, 4/4 ai liberi e 5 rimbalzi in 37′; Mocavero con 18 e un incredibile 7/7 totale (6/6 da due) in 27′. Eppure, se Barcellona tira col 64% complessivo e non sotterra Perugia in gara 1 di semifinale, ma anzi vince solo di 5 in casa, vuol dire che gli avversari non vanno snobbati.
CAVALIERI (Patti, B dilettanti) – A volte basta parlar male della gente per farla svegliare. Inesistente in gara 1 contro Martina Franca, nella sfida decisiva parte in quintetto, scodella 16 punti di fila nel terzo quarto e domina a tal punto che altri 8 punti se li prende con una gomitata in faccia quando Zampogna non ne può più e gliele suona. Nel ventello di scarto finale si notano la spaventosa differenza a rimbalzo (40 a 24 per Patti) e il 41% al tiro dei pugliesi. Ora forza e Corato.

I CATANESI – Un manipolo nemmeno tanto striminzito di quaranta tifosi della Virauto ha infilato due panini nel cestino e si è presentato nel mega palazzone della Viola a baccaneggiare sfrenatamente in mezzo a 600 calabresi. Il risultato è stato che la squadra si è sparata la migliore partita dell’anno, peraltro senza il suo leader in campo, imbucando una valanga di canestri ai confini con la sirena. E se i catanesi si smuovessero anche in casa?

Emanuele Grosso