Il Gela esulta: ha mantenuto il vantaggio negli scontri diretti… Nulla di importante da ricordare… Partita nervosetta… Tre rimbalzi non concretizzati che costano lo scarto finale…
Gravina-Studentesca 73-70
PalaArcidiacono di Catania, 20 marzo, 18:00
Sport Club Gravina: Cavazza 10, Gulinello 16, Marletta 17, Barbera 13, Ganci 4, Busi, Russo, Paglia, La Mantia 5, Lino 8. All.: Morelli.
Studentesca Gela: Gentile 6, Stamilla 2, Ciaramella 20, Trespoli 9, Caterini, Cattuti 22, Messina 5, Carbone 5, Lo Schiavo 6. All.: Gentile.
Arbitri: Centorrino di Rometta e Cucè di San Filippo del Mela.
Parziali: 18-15, 32-22, 61-53.
Il Gravina ottiene una vittoria che sa di sconfitta. Sembra un ossimoro, ma al PalaArcidiacono alla fine è stata la Studentesca a festeggiare, dopo aver segnato i due liberi del 73-70: è riuscita infatti a mantenere il vantaggio negli scontri diretti per un migliore piazzamento nella griglia dei play-off. Ormai mancano quattro giornate al termine, la qualificazione non è più in dubbio per il Gravina, anche se manca la matematica certezza, ma Gela dista appena due punti e un pensierino al settimo posto si poteva ancora fare… Comunque andrà, gli ultimi tre posti validi per i play-off porteranno ad uno scontro impossibile con una delle tre big del girone e tra il sesto e l’ottavo posto ci sarà ben poca differenza.
La partita non è tra quelle da ricordare. Mentre Ciaramella e Cattuti sono i tuttofare gelesi, nel Gravina è il solito Cavazza a dettare tempi e modi d’azione, con gli altri a seguirlo. La partita è nervosetta, c’è qualche lamentela di troppo e addirittura l’accompagnatore gelese viene espulso. Lo scarto si mantiene costantemente intorno a dieci punti a favore dei catanesi, ma le idee non sono del tutto chiare e soprattutto in attacco varie scelte non convincono. Proprio tre rimbalzi offensivi consecutivi buttati alle ortiche, alla fine, costano lo scarto ridotto che non ribalta il -6 dell’andata. Due punti sono meglio di niente, comunque…
Roberto Quartarone