Cimellaro: «La più bella partita dal mio arrivo»… Una grande prova di squadra… Il netto vantaggio al terzo periodo… Troppi falli nel finale…
CUS Palermo-Lazùr 54-69
PalaCus di Palermo, 20 marzo, 16:00
Cus Palermo: Millunzi, Andragna (8); Mele (7); Calabretta (7); Vannini ; Ballarò; Montalto (2); Matera (18); Adorno (9); Bordes (3); Sammarco; Dentini
Lazur Catania: Ceraulo (9); Ferrara (2); Licciardello (1); Pappalardo (12); Barbarossa (7); Parisi (23); Hristova (10); De Lucia (1); Di Stefano (2); Granata; Mirabella (2). All. Cimellaro S.
Arbitri: Mineo e Russo di Trapani.
Parziali: 21-17; 32-35; 38-53; 54-69
Tornano i risultati positivi in casa Lazur. Le buone prove che erano attese con la conclusione della regular season stanno arrivando, realizzandosi partita dopo partita e questo non può che essere apprezzabile considerando i dubbi e le incertezze che regnavano sulla squadra stessa appena qualche mese fa.
I quasi 70 punti fatti contro il Cus Palermo non sono certo frutto della fortuna, né tanto meno della prova di una sola giocatrice, ma il risultato di un ottima prova corale che il coach ha definito «Probabilmente la più bella dal mio arrivo». Gli acuti delle solite Parisi e Pappalardo hanno avuto un ampio seguito nelle compagne che si sono distinte tutte in positivo nei quaranta minuti del derby con le palermitane.
La squadra di casa non era certo da sottovalutare, è stata agguerrita e per almeno due tempi le ospiti hanno dovuto reggere l’urto di Matera e socie che non si sono poi eccessivamente distaccate dalle giovani avversarie Ceraulo, Pappalardo, Hristova, Parisi e Barbarossa. Sono queste le prime giocatrici su cui Cimellaro ha riposto fiducia ma che, come detto prima, non sono state le uniche a far partita. Alcune soluzioni utili sono ad esempio state portate avanti anche dalla giovane Di Stefano che grazie a buone penetrazioni si è resa spesso pericolosa sotto canestro e ha aperto buoni spazi per le compagne.
Un buon lavoro quindi in attacco dove sono arrivati anche gli utilissimi 10 punti di Hristova, finalmente di nuovo determinante, ma la stessa cosa non può dirsi della difesa dove la stessa giocatrice bulgara si è probabilmente trovata scoperta nella caccia al rimbalzo difensivo. Ormai consolidato il vantaggio, divenuto palese alla ripresa del terzo quarto (38-53), il coach ha giustamente scelto di far girare un po’ la squadra. Decisione rivelatasi rischiosa ma significativa per far responsabilizzare tutte le componenti del gruppo catanese che ad ogni modo sono riuscire a non compromettere tutto il buono fatto sino ad allora, nonostante il -9 raggiunto dalle locali che vengono infine sconfitte con un sonoro gap di 15 punti.
Non è stata certo una partita facile poiché negli ultimi dieci di gioco le avversarie hanno messo in campo tutta la loro verve aggressiva e particolarmente fallosa, senza comunque cogliere frutti diversi dall’uscita dal gioco per 5 falli; vedi Vannini e Andragna. Non sorprende quindi se osservando il referto ci troveremo a contare ben 12 punti ottenuti dalla lunetta, contro i soli 4 realizzati su azione nel quarto quarto. In virtù di tutto ciò è necessario elogiare tutte le ragazze di Cimellaro che sono riuscite a non sciupare 2 punti che durante la stagione, in circostanze simili, hanno lasciato ad avversarie al pari spigolose.
Per via dello strana fisionomia del calendario di questa seconda fase la Lazur si ritrova ora di nuovo a riposare nel prossimo turno, riprendendo poi di nuovo tra le mura amiche il mese prossimo. La speranza è che con la vittoria di sabato si riapra di nuovo la striscia positiva di vittorie che si era interrotta con la sconfitta nel derby contro l’Otium.
Chiara Borzì