Sanfilippo: «L’Unifarmed non sbaracca»

L’ultimo botta e risposta tra Del Vecchio e Verzì… Il dirigente Sanfilippo: «Le scelte della società sono le mie, troveremo una soluzione»… Il play-out è ancora alla portata…

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La lunga intervista all’ex allenatore dell’Unifarmed Adrano Mike Del Vecchio e la risposta del dirigente Alberto Verzì sul motivo della separazione tra il tecnico e la società suscitano ulteriori reazioni. Subito dopo la pubblicazione del comunicato di Verzì, Del Vecchio ci ha fatto pervenire un commento a cui è stata data immediatamente un’ultima replica. Nelle due lettere, si ribadiscono i concetti finora messi sul tavolo. Evitiamo di pubblicare il botta e risposta integrale, ma ci sono alcune parti che sicuramente vanno messe in luce.

«Personalmente – scrive Del Vecchio – ho vissuto ad Adrano diversi anni come giocatore ed allenatore sempre con un ottimo rapporto con i giocatori, con buona condivisione programmatica con i dirigenti e con un meraviglioso feeling con il pubblico ricordando tutti con vero affetto. A convincermi a tornare è stato proprio un giovane-vecchio dirigente appassionato (Sanfilippo) che mi aveva assicurato: “..il rinnovato gruppo dirigente è degno di quello precedente”. Sanfilippo ha sbagliato e, con un sms, mi sta ancora chiedendo scusa. Certo che lo scuso. Era in buona fede lui così come me. Ora mi auguro che Adrano basket conservi sul campo la C dilettanti. Conquistata sul campo da dirigenti, tecnici e, soprattutto, giocatori. Mi auguro anche che il signor Verzì col tempo diventi ancor più appassionato e, perchè no?, un bravo e competente dirigente contribuendo così a rilanciare uno sport che personalmente adoro ed ho sempre onorato con il mio comportamento di serietà e grande professionalità, sottraendomi a “camarille” di qualsiasi genere.”viva Adrano basket”».

«Non è cosa buona e onesta cercare alibi – risponde Verzì –, addossare colpe ad altri per giustificare le proprie decisioni. Se ha deciso d’abbandonare la squadra, perché non si trovava bene o non credeva più nei giocatori, nella dirigenza, nell’ambiente che ha trovato, perché si aspettava di meglio, bene, lasci, tranquillo: ce ne faremo una ragione! Inoltre, le faccio notare sig. Del Vecchio che non è corretto, onesto e totalmente privo di stile tirare in ballo ripetutamente il dirigente Turi Sanfilippo solo allo scopo di scrivere quante volte le ha chiesto scusa! Le faccio notare che Turi Sanfilippo non ha nulla di cui scusarsi, poiché la dirigenza è compatta, e le decisioni vengono prese all’unisono, e se qualcuno deve chiedere scusa è lei, per l’imbarazzo che gli ha provocato, nei confronti di tutta la dirigenza e non solo. Su una cosa sono d’accordo col sig. Del Vecchio; “viva Adrano basket”. E che, grazie al buon lavoro che sta facendo il nostro Marco Verderosa insieme a tutti i giocatori, speriamo di salvarci».

Tante volte chiamato in causa, Salvatore Sanfilippo è voluto intervenire facendoci pervenire la sua versione dei fatti, in risposta alla prima intervista a Del Vecchio. “Turi” Sanfilippo è uno dei dirigenti storici della società bianconera ed è stato tra i fautori del ritorno del tecnico catanese sulla panchina adranita. Dalla lettera, si evince che anche la dirigenza adranita è compatta e non intende “sbaraccare”, confermando quanto dichiarato da Verzì nel primo comunicato.

«Parlare per primo – scrive Turi Sanfilippo –, su una questione delicata com’è quella che sta vivendo l’Unifarmed Adrano , non vuol dire avere ragione. La ricostruzione dei fatti così come l’ha esposta Mike Del Vecchio privilegia solo il suo punto di vista trascurando quello della società e, quel che è peggio, mette in cattiva luce alcuni suoi dirigenti: il sottoscritto e Alberto Verzì . Vivo nel mondo dello sport da tanti anni e so quali disagi può arrecare una situazione economica non florida. L’Unifarmed Adrano aveva concordato con Del Vecchio un piano ragionevole che mettesse nelle condizioni la società di potere proseguire il proprio cammino. Un piano fatto di sacrifici ma anche di voglia di rilancio. A seguire l’autodifesa di Mike Del Vecchio sembra invece che tutta la società manovrasse per sprofondare in classifica e che solo lui facesse resistenza. Così non è. Dispiace che per sostenere la sua tesi Del Vecchio tiri in ballo sms e discussioni private, dimostrando poco stile. Smentisco di avere affermato che io non sapevo nulla dei problemi finanziari, ho esternato la mia amarezza per come stavano andando le cose ma ho anche ribadito che le scelte fatte dalla società erano le mie. L’Unifarmed non sbaracca: è un fatto che noi – noi tutti dirigenti con il conforto dei nostri sostenitori – siamo qui per trovare una soluzione ragionevole, mentre mi dispiace dirlo Mike Del Vecchio ha gettato la spugna».

Dalla discussione emerge che la situazione di Adrano è ancora tutt’altro che definita. Noi abbiamo tentato di dar spazio a tutti, per poter avere un quadro quanto più ampio possibile, ma chiudiamo qui il dibattito sulla fine del rapporto tra lo S.C. Adrano e Mike Del Vecchio per evitare di scadere ulteriormente in attacchi: non è questa la sede per sfogare le tensioni personali.

Intanto la squadra continua a scendere in campo e con grande dignità ha giocato le ultime due partite fino in fondo, malgrado la difficoltà oggettiva di dover contare su una panchina la cui età media non arriva ai diciotto anni. La salvezza è ancora possibile, Alcamo dista quattro punti e il play-out si disputerà se il divario rimarrà sotto i sei. Mancano sei partite, tra cui lo scontro diretto del 28 marzo: sarà probabilmente al termine di quella gara che si deciderà la sorte dei bianconeri.

Rimangono ancora alcune domande in sospeso, soprattutto quelle riguardanti i due giocatori che non figurano più nel roster bianconero sin dalla partita contro l’Amatori Messina (Enrico Famà e Giacomo Belli). Abbiamo ricontattato il presidente Rosario Menza perché faccia chiarezza sulla loro posizione e soprattutto perché confermi le parole dei dirigenti sulla reale volontà di proseguire l’attività senior in una piazza che non merita di rimanere senza attività di vertice.

Roberto Quartarone

Vedi anche:
Cosa succede ad Adrano?

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