Basket: in una giornata disastrosa per le squadre siciliane, la Virauto Catania ritrova l’aggressivit di Rolando ma perde la quarta di fila a Potenza. Siracusa: la Corvino-dipendenza fa male. Tutti i risultati e le classifiche
Il bello e il brutto del basket siciliano nell’ultimo turno di campionato.
PRIOLO (A1 femminile) – Nella giornata dell’armageddon (in A dilettanti maschile le buscano Barcellona, Agrigento e Trapani), fa la sua figura anche una sconfitta onorevole contro Schio, in casa dell’ex Wnba Masciadri. Le ragazze di Coppa le stanno appiccicate per 40′: non hanno mai la palla del sorpasso, ma se ne vanno con un 77-72 contro la seconda in classifica e rimangono nei paraggi delle zone alte.
ROLANDO (Catania, B dilettanti) – Si scoperto clamorosamente che il figlio segreto di Rodman. Dopo aver concesso rimbalzi anche a playmaker zoppi e nonnine sdentate, furoreggiando solo nella fase dell’aizzamento del pubblico o nelle incredibili triple a fil di sirena, in queste ultime partite si messo a ringhiare e ad andare a canestro con la decisione che dovrebbe avere un omone della sua altezza. Ma non che serva a molto: proprio adesso la sua squadra non c’, tra gioco involuto e assenze. Anche a Potenza (proprio quella che ha ritrovato Rolando, a segno con 18 punti) la Virauto si arrende: il 74-69 la quarta sconfitta consecutiva.
RAINBOW CATANIA (B di eccellenza femminile) – C’ ancora vita tra le grinfie di coach Laneri, dopo i rimbrotti non proprio velati del presidente Ferlito sull’eccessiva raffinatezza degli schemi dell’allenatore in rapporto alle possibilit delle sue ragazze. Il ventello casalingo sulle derelitte rivali di Maddaloni (65-45), abbandonate in fondo alla classifica, restituisce un po’ di credito al coach che non sbaglia mai un vestito.
CORVINO (Siracusa, B dilettanti) – E’ l’anima di Siracusa, come avevamo detto dopo la vittoria a Catania, ma anche il suo limite. In casa contro Massafra ne segna 26, con 11 falli subiti e il 50% da 3 (4/8), ma si vede sgraffignare i due punti dalla scarsa consistenza dei suoi compagni, che da lui dipendono come cuccioli appena nati. Giuffrida in calo, Agosta sbaglia troppi liberi: il primo posto rimane, ma dietro stanno arrivando tutti.