Nel 2007-08, il Molfetta vinse la stagione regolare del Girone D della Serie B2, ma al termine dei tre turni dei play-off fu l’Ostuni a festeggiare la promozione nella neonata Serie A Dilettanti. La squadra della cittadina in provincia di Brindisi raggiunse così un traguardo storicospinta dal tecnico Giovanni Putignano, che contava su una squadra di ottimo livello il cui punto di forza era l’ex nazionale Donato Avenia. L’allenatore ostunese, all’indomani della salvezza ottenuta in Serie A Dilettanti con la sua squadra, si è fatto un’idea sui play-off di quest’anno, che vedono al via la Pallacanestro Catania.
CAMPIONE. Giovanni Putignano sulla panchina del Basket Ostuni [Basket Ostuni @ YouTube]. |
Partiamo dalla sua esperienza: come siete riusciti a conquistare la promozione?
«Lo scorso anno abbiamo chiuso la stagione regolare in seconda posizione, a pari merito con Ruvo e Catanzaro, ma per la classifica avulsa ci siamo piazzati terzi. Al primo turno dei play-off abbiamo giocato contro il Canicattì e ci siamo qualificati con difficoltà. La squadra che affrontavamo durante l’anno aveva dimostrato una grande voglia di andare avanti. Abbiamo perso la prima partita in Sicilia e non siamo riusciti a passare che al supplementare di gara-3, soffrendo molto. Successivamente abbiamo giocato una vera e propria finale, contro il Ruvo, al meglio delle cinque gare. Eravamo sfavoriti per il fattore campo, però abbiamo vinto gara-1. Privi di un paio di atleti, perché infortunati, abbiamo poi perso gara-2. Comunque, quel fine settimana siamo riusciti a gestire gli infortuni e abbiamo dato lo sprint finale, vincendo due gare in tre giorni, il venerdì e la domenica. In finale, ci siamo imposti nelle due gare in casa del Molfetta e poi abbiamo festeggiato in casa: la serie si è conclusa 3-0 per noi.»
Su quali armi contavate per raggiungere la Serie A Dilettanti?
«Siamo arrivati fino in fondo credendo sempre di poter ottenere il massimo risultato; sin dall’inizio puntavamo alla finale. I ragazzi sono stati bravi ad applicarsi sotto l’aspetto fisico e tecnico. Eravamo un gruppo molto solido, avevamo dei punti di forza che abbiamo sfruttato al meglio. Nei play-off abbiamo avuto un grandissimo spirito di sacrificio e non abbiamo mollato, soprattutto quando non eravamo nelle migliori condizioni. Siamo riusciti ad ottenere quello che volevamo.»
Ha seguito il campionato di Serie B Dilettanti?
«Sì, so che Catania si è piazzata in un’ottima posizione e ho visto qualche sua partita sul satellite. Di primo acchito, mi sembra una squadra che si trova bene, con un gruppo che gioca bene insieme. Questo è già un grande punto di partenza. La formula quest’anno è variata e nel primo turno Catania giocherà la gara-1 e l’eventuale gara-3 in casa. In semifinale la formula è la stessa, mentre in finale invece il fattore campo conterà relativamente, perché al meglio delle cinque gare è facile fare degli errori e quindi creare dei vantaggi importanti, ma è altrettanto facile rimediare.»
Secondo lei, il livello è cresciuto rispetto alla scorsa stagione?
«Ogni campionato ha una storia sua particolare, ma quest’anno mi pare un po’ più difficile. Si sono aggiunti dei giocatori evoluti: intendo quei giocatori con una grande esperienza in questo torneo o in serie superiori. Perciò mi sembra che il livello sia migliorato e le prime quattro-cinque squadre siano molto competitive. C’è da notare anche il rientro finale di Massafra o di Foggia, che sono determinate e non molleranno neanche un centimetro. Catania, San Severo e Maddaloni, invece, meritano le posizioni che hanno conquistato durante l’anno.»
Quali sono le favorite?
«Credo che se San Severo rispetterà il fattore campo (ha un palazzetto abbastanza vivo) possa andare avanti. Ma mi aspetto delle sorprese, come Catania e Massafra, che nelle partite singole sono più avvantaggiate perché dispongono di quei giocatori che sanno quando fare quel canestro che può tirarti fuori dalle difficoltà. A queste aggiungo Maddaloni. Vincerà il campionato una delle quattro.»
Ad Ostuni com’è andata la stagione?
«È stata positiva al 60%: abbiamo condotto un ottimo girone d’andata, siamo stati discreti all’inizio del girone di ritorno, ma poi abbiamo avuto una piccola flessione più mentale che fisico-tecnica che ci ha tagliato le gambe nel finale. Sono rammaricato perché non siamo mai scesi sotto il sesto posto e ora per la classifica avulsa ci troviamo noni. Per la società è un risultato importante, ma per me sotto l’aspetto lavorativo è solo un premio di consolazione, perché sarei voluto andare avanti a tutti i costi e non è facile da digerire la mancata partecipazione ai play-off.»
Dopo la sosta pasquale, Catania affronterà Agrigento il 19 aprile alle 18:00 al PalaArcidiacono per i quarti di finale dei play-off di Serie B Dilettanti; gara-2 è prevista per il 23 ad Agrigento, mentre l’eventuale gara-3 a Catania il 26.
Roberto Quartarone
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