Partono i play-off: la Cocuzza San Filippo del Mela batte lo Sport Club Gravina.
Sport Club Gravina: Gullotti C.; Gullotti G. 5; Gulinello 22; Marino 16; Busi; Crimi n.e.; Minardi M.; La Mantia G. n.e.; Porto 13; Ganci 12; Indiogine n.e.
NEL TEATRINO. La squadra dello Sport Club Gravina, uscita sconfitta dal “teatrino” di San Filippo del Mela [S.C.Gravina]. |
Quando alla fine del terzo periodo, in occasione di un fallo tecnico fischiato alla squadra di casa, abbiamo assistito allinvasione di campo del dirigente-medico del S.F. del Mela (che – dalla tribuna scavalcava le transenne per andare a protestare contro gli arbitri) dando man forte al dirigente addetto agli arbitri che, da parte sua, minacciava di ritirare la squadra per proteste, molti di noi hanno pensato che, con il punteggio che vedeva lo S.C. Gravina sopra di 14 punti, quel teatrino non poteva non avere conseguenze disciplinari nei confronti dei diretti responsabili di proteste – a dir poco clamorose – determinando forse un vantaggio per chi, come noi, aveva tenuto una condotta impeccabile.
E invece, il tutto si concludeva a tarallucci e vino, con il dirigente in campo che si limitava ad accompagnare lintruso fuori dal rettangolo di gioco (ripristinando le transenne) e gli arbitri che facevano riprendere il gioco senza prendere alcun provvedimento. In realt, per, quellepisodio tanto grottesco influiva decisamente sulle sorti dellincontro condizionando forse loperato degli arbitri fino a quel momento sereni e – a dire il vero impeccabili.
Era infatti lultimo periodo a decidere la gara. Lo S.C. Gravina lo iniziava con il vantaggio di 12 punti (46-58) ma, a differenza di quanto avvenuto nei 30 minuti gi giocati, erano tanti i falli non fischiati ai locali che, in tal modo, riuscivano a concretizzare il pressing a tutto campo impedendo agli ospiti di sviluppare il loro gioco dattacco. Se a questo aggiungiamo alcuni falli subiti dagli ospiti trasformati in falli in attacco o alcune infrazioni di passi a dir poco sospette, ecco che si spiegano i 7 miseri punti realizzati dai catanesi a fronte dei 19 messi a segno dai filippesi.
E vero che coach Lo Faro alla fine ha pagato oltremodo le assenze degli infortunati ed in particolare del play Cavazza dovendo impiegare nel ruolo di play maker i fratelli Gullotti e Porto, ma altrettanto vero che le partite si vincono o si perdono anche grazie agli episodi. Da una parte sul vantaggio di 59 a 51 Porto sbagliava a gestire un contropiede che poteva chiudere la partita dando vita poi alla rimonta dei locali con le bombe di Coppolino Bartolone e Fazio; dallaltra, sul 65 pari, a 4 secondi dalla fine, Gulinello rubava palla a Pizzuto, subiva fallo ma gli arbitri non se la sentivano di fischiare il fallo con i conseguenti due tiri liberi (cerchiamo di capirli) e le squadre andavano ai supplementari.
Nel primo tempo supplementare i locali si portavano subito in vantaggio e concludevano vittoriosamente la loro rimontapartita da lontano (per la precisione dalle tribune). Un plauso va fatto a tutta la squadra: i ragazzi hanno dato tutto e per 38 minuti sono stati in vantaggio anche di 16 punti su un campo molto difficilequasi inespugnabile. Per usare una frase fattaabbiamo perso una battaglia ma non la guerra; gi mercoled al Palacus sar tempo di gara 2.
Come sempre – nonostante gli infortuni – siamo sicuri che i ragazzi daranno tutto per vincere e, anche senza invasioni di campo (il ns. Presidente non riesce a scavalcare) e minacce varie agli arbitri, faremo di tutto per vincere e guadagnarci un altro incontro alla Scala del basket di S.F. del Mela. Dopo il 27 dicembre 2007 ed il 26 aprile c.a. abbiamo ancora voglia di effetti speciali anche difficilmente potranno stupirci.
Livio Lo Nigro
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