Oggi la Virtus Catania Basket è una squadra che sta dando battaglia nel girone D di Serie B2 di pallacanestro e ha ottime possibilità di salvarsi. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, però, vi era una squadra catanese che riuscì a conquistare la possibilità di giocare nel campionato nazionale, l’attuale Serie A: il Giglio Bianco.
Nel 1944 un gruppo di ragazzi cercò di far ripartire lo spirito agonistico in una città distrutta dalle bombe fondando una nuova polisportiva, il Giglio Bianco, appunto. La squadra si dedicò un po’ a tutto. Iniziò con la pallacanestro, conquistando il secondo posto nel campionato provinciale. Poi passò allo sciismo, disputando alcuni tornei sull’Etna. Poi toccò al nuoto e alla pallanuoto. In quest’ultimo si scontrò spesso con l’altra squadra etnea, la Virtus. Anche nell’atletica gli atleti catanesi cercavano di trovare gloria.
Il presidente era Gianni Naso. Un nome che può anche non dire nulla, ma che in realtà cela una personalità fondamentale nella storia dello sport catanese: fu lui a ricostruire l’attività sportiva provinciale venendo nominato presidente della sezione locale del CONI ed era lui uno dei tre padri del Calcio Catania, insieme a Santi Manganaro e Angelo Vasta. Tra gli atleti se ne ricordano tre di ottima levatura: Signorelli, Castelli e Zuber.
Il Giglio Bianco nell’aprile 1946 ospitò il campionato regionale di pallacanestro, presso il campo del cinema Giardino a Catania. Vennero a giocarsi la possibilità di ammissione alla massima serie Palermo, Agrigento, Trapani e Messina. Probabilmente questi ultimi si ritirarono prima dell’inizio, perché non risulta che scesero mai in campo. Le favorite erano Palermo e Catania. I primi avevano anche avuto l’opportunità di giocare nella massima serie nel 1942-43, ma il G.U.F. dovette ritirarsi per l’invasione alleata.
Il 26, nella gara di apertura, Palermo sconfisse per 41-20 Trapani, balzando in testa in tandem a Catania, che a sua volta aveva battuto Agrigento 16-14. Il 27 le due capoliste si affermarono nuovamente: i palermitani vinsero 21-8 sugli agrigentini, i catanesi 41-18 sui trapanesi. Tutto si decise domenica 28 aprile. Nella bella vinse Catania, che conquistò così il pass per i campionati nazionali a Napoli. Non si conosce però il risultato né della gara tra Giglio Bianco e Palermo né di quella tra Agrigento e Trapani.
Catania venne inserita nel girone A napoletano, in compagnia di Vomero Napoli e Teramo. Il Giglio Bianco era tecnicamente inferiore e perse entrambe le partite, assaporando per ben poco la massima serie ma fregiandosi del vanto di essere stata la prima squadra siciliana a partecipare al campionato nazionale.
Roberto Quartarone
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